Biogas, i Comuni sull’ordinanza del Tar

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LONATO – Comunicato stampa dei comuni di Desenzano, Lonato e Castiglione, in merito all’ordinanza interlocutoria del TAR della Lombardia sul biogas alimentato da rifiuti in località Campagnoli a Lonato.

Ecco il comunicato.

I Comuni di Lonato del Garda, Desenzano del Garda e Castiglione delle Stiviere accolgono con grande favore l’ordinanza interlocutoria pubblicata nella giornata di ieri dal TAR della Lombardia – Sezione di Brescia, al quale le Amministrazioni si sono rivolte per il tramite dell’Avv. Michele Greco chiedendo l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Brescia alla società Valli spa per la realizzazione di un impianto a biogas alimentato da rifiuti (fanghi di depurazione) in loc. Campagnoli.

Prima di pronunciarsi sulla sospensione degli atti impugnati, il TAR ha infatti chiesto alla Provincia di Brescia e ad ARPA Lombardia numerosi chiarimenti su alcuni punti di contestazione sollevati dai Comuni nei ricorsi, che sono stati quindi ritenuti meritevoli di approfondimento.

In particolare, i Giudici amministrativi hanno chiesto lumi sulle emissioni in atmosfera, in ordine alle quali non risulta chiaro il motivo per cui siano stati autorizzati limiti meno restrittivi rispetto ad impianti a biogas alimentati da biomasse non costituenti rifiuti; sul punto, significativo il passo dell’ordinanza in cui è stato precisato che “la tutela della salute e dell’ambiente non dovrebbe dipendere da qualificazioni formali”.

Altro punto sul quale il TAR ha sollecitato chiarimenti riguarda il calore prodotto dall’impianto, che d’estate verrà dissipato in atmosfera nella misura del 100%, chiamando Provincia e ARPA Lombardia a spiegare quale possa essere l’impatto sull’ambiente esterno di tale dispersione (in una zona – occorre ricordare – già classificata come area di risanamento, posta all’interno di un delicatissimo sistema idrologico a falda affiorante; a poche centinaia di metri da centri abitati, zone commerciali e di grande richiamo turistico; a 1,5 km dalla zona umida del Valle, inserita all’interno del Parco Colline Moreniche di interesse sovracomunale e della Rete ecologica regionale; a 1,5 km dal Sito archeologico palafitticolo Unesco del Lavagnone e, infine, a pochi chilometri dallo stesso Lago di Garda).

Infine, Provincia e ARPA Lombardia dovranno chiarire se le emissioni in atmosfera “risultino in concreto non controllabili” e se via siano migliori tecnologie disponibili idonee ad ottenere il rispetto di limiti di emissione più efficaci (con particolare riferimento agli ossidi di azoto). Le amministrazioni avranno tempo fino al 6 luglio per depositare i chiarimenti richiesti; prossima udienza al TAR, per la decisione sulla sospensiva degli atti inviati, rinviata invece al 15 luglio.

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