Vittoriale: i progetti in cantiere

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GARDONE RIVIERA – Spazi museali, kinderheim, nuove passeggiate e nuovi recuperi. Il presidente Giordano Bruno Guerri ci raccolta che ha in serbo per il Vittoriale.

Da quando, ottobre 2008, è presidente della Fondazione dannunziana, Giordano Bruno Guerri ne ha riaperti e recuperati di spazi: dal Laghetto delle Danze a gran parte delle Vallette dell’Acqua Pazza e dell’Acqua Savia, dal bacino di alimentazione della Fontana del Delfino al Tempietto dell’Esedra, dall’Hotel Washington ai nuovi musei.

Che altro c’è, presidente, da riconquistare? «Abbiamo appena cominciato. Intanto, il primo marzo 2016, celebreremo la riapertura completa delle vallette, garantendo la fruizione dei tre sentieri che ancora restano da sistemare e che si inerpicano fino al mausoleo».

Non è tutto: «Il progetto “Riconquista” prevede di aprire un Museo Maroni nel Casseretto; un centro didattico per studenti a Casa Cama, l’ex casa del custode; un Museo dell’auto nel vecchio parcheggio di d’Annunzio, ora utilizzato dai dipendenti; un “kinderheim” a fianco dell’anfiteatro; una sede di mostre a Villa Mirabella e tanto altro che ancora non dico».

Aggiunge il presidente: «Tutto ciò dipende dalla “riconquista” di Villa Mirabella, ci serve come l’ossigeno che respiriamo».

Ricordiamo che sulla villa è in atto un contenzioso con la Comunità del Garda, affittuaria dell’immobile di proprietà del Vittoriale. È dei giorni scorsi la notizia del ricorso in appello presentato dal Vittoriale contro la sentenza del Tribunale di Brescia che confermava il diritto della Comunità ad occupare la villa fino al 2019. In Comunità avevano appreso con «sorpresa e rammarico» la notizia del ricorso. Ora interviene Guerri: «Il tribunale si esprimerà in settembre. Confidiamo che questa volta il magistrato accolga le nostre istanze, perché Villa Mirabella è indispensabile per il Vittoriale, che ha enormemente aumentato le sue attività e ha bisogno di nuovi spazi. La Comunità del Garda può lavorare benissimo anche altrove. Per noi la villa è vitale».

Tre le riconquiste in atto da parte del Vittoriale, va ricordato anche il recupero conservativo dell’Arengo, il tempio laico nel quale il poeta soldato celebrava con i suoi legionari l’impresa di Fiume alla luce delle fiaccole, realizzato tra il 1923 e il 1924 in un boschetto di magnolie, le cui radici dissestano il quadrifoglio di sedili in pietra e le colonne che ricordano le vittorie della Grande Guerra e di Fiume. L’Arengo riconquistato sarà inaugurato il prossimo 13 settembre.

Così facendo, si riconquistano anche i visitatori: in questi primi mesi del 2015 si registra un +15,7% rispetto al 2014 e ci si avvia verso il tetto dei 200mila visitatori annui, con l’obiettivo, dichiarato da Guerri, di tornare a quei 300mila che presero d’assalto la cittadella gardonese negli anni appena successivi al 1975, quando fu decisa l’apertura al pubblico del Vittoriale.

Giordano Bruno Guerri
Il presidente della Fondazione del Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri

 

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