Ascanio Celestini, storie e contro storie

0

GARDONE RIVIERA – Il teatro d’autore torna protagonista di “Tener-a-mente” con Ascanio Celestini. Appuntamento con le (contro)storie estive, tratte da racconti celebri e inediti dell’autore, è per domenica 26 luglio alle ore 21.15

Il celebre affabulatore romano guiderà gli spettatori, accolti nella suggestiva cornice dannunziana del Laghetto delle Danze, in un viaggio attraverso le fascinazioni di cui si compone una narrazione – quella del Celestini drammaturgo, attore ma, soprattutto, cantastorie – seduttiva, intelligentemente divertente e sempre ricca di spunti attuali e insieme universali.

L’appuntamento con le (contro)storie estive, tratte da racconti celebri e inediti dell’autore, è per domenica 26 luglio alle ore 21.15.

Per acquistare gli ultimi 60 biglietti online clicca qui.

Per chi fosse già in possesso del biglietto, l’appuntamento è alle ore 20.30 presso la biglietteria del teatro, da dove il nostro personale accompagnerà al Laghetto delle Danze. Dovendo attraversare il parco del Vittoriale, si consigliano calzature comode.

Si segnala inoltre che nella serata di sabato 25 luglio, dalle ore 21 alle 23, la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani organizza uno speciale “Notturno d’autore”: una visita guidata notturna alla casa di Gabriele d’Annunzio, seguita da esclusivo brindisi sui Loggiati di Piazzetta DalmataPer maggiori informazioni e prenotazioni clicca qui.

Celestini si presenta:

Mi chiamo Ascanio Celestini,
figlio di Gaetano Celestini e Comin Piera.
Mio padre rimette a posto i mobili, mobili vecchi o antichi
è nato al Quadraro e da ragazzino l’hanno portato a lavorare sotto padrone
in bottega a San Lorenzo.
Mia madre è di Tor Pignattara, da giovane faceva la parrucchiera
da uno che aveva tagliato i capelli al re d’Italia
e a quel tempo ballava il liscio.
Quando s’è sposata con mio padre ha smesso di ballare.
Quando sono nato io ha smesso di fare la parrucchiera.
Mio nonno paterno faceva il carrettiere a Trastevere.
Con l’incidente è rimasto grande invalido del lavoro,
è andato a lavorare al cinema Iris a Porta Pia.
La mattina faceva le pulizie, pomeriggio e sera faceva la maschera,
la notte faceva il guardiano.
Sua moglie si chiamava Agnese, è nata a Bedero.
Io mi ricordo che si costruiva le scarpe coi guanti vecchi.
Mio nonno materno si chiamava Giovanni e faceva il boscaiolo con Primo Carnera.
Mia nonna materna è nata ad Anguillara Sabazia e si chiamava Marianna.
La sorella, Fenisia, levava le fatture
e lei raccontava storie di streghe.

Lascia una risposta