Patti Smith al Vittoriale per i 40 anni di Horses
GARDONE RIVIERA – Martedì 28 alle 21.15 sul palco del Vittoriale torna la sacerdotessa del rock, Patti Smith, con il concerto “Horses”, che celebra i quarant’anni del suo primo album “Horses”, appunto.
1975: agli albori del punk, usciva Horses, primo album di Patti Smith per l’etichetta discografica Arista Records, prodotto da John Cale.
2015: la cantautrice americana e la sua band celebrano i quarant’anni di questo disco, ormai considerato una vera e propria pietra miliare della storia del rock, con un tour mondiale.
Sul palco insieme a lei, in questa seconda parte del tour italiano, Lenny Kaye alla chitarra e Jay Dee Daugherty alla batteria, storici compagni dal 1975 che hanno partecipato alle recording session diHorses, Tony Shanahan al basso, che collabora con Patti dal suo ritorno sulla scena, dalla metà degli anni Novanta, e il chitarrista Jack Petruzzelli.
Sacerdotessa del rock, passionaria di Chicago, poetessa, sciamana selvaggia: molte sono le etichette con le quali nel corso degli anni hanno provato a definirla. Ma Patti Smith è Patti Smith. Una straordinaria autrice e interprete, una delle figure femminili più carismatiche e dirompenti della storia della musica dalla fine degli anni Sessanta a oggi, che continua a rinnovarsi anche attraverso la scrittura e a catturare anche le generazione più giovani con l’intensità visionaria della forza che emana.
Horses, il meno elettrico dei suoi dischi degli anni ’70, convulso, originale, punk, è un disco unico, il prodotto e l’opera di una band. Segna l’ingresso di un nuovo linguaggio musicale, ancora oggi di un’attualità sorprendente, che ha influenzato e ispirato molti musicisti, come – storia ormai nota – l’allora giovane Michael Stipe, futuro leader dei Rem.
Da Gloria, cover del brano di Van Morrison, che apre il disco, a Redondo Beach, dal ritmo reggae, nato dopo una violenta lite con la sorella, ai lunghi 9 minuti di Birdland, suite di piano, voce e chitarra. E ancoraFree Money, Kimberly, dal tocco new wave, Break it up, dove emerge la chitarra di Tom Verlaine, fino aLand, vero capolavoro del disco, divisa a sua volta in tre momenti: Horses / Land Of a Thousand Dances, La Mer(De). Ultima traccia: Elegie. Di sicuro Horses rappresenta un vero e proprio spartiacque nel modo della musica rock, traghettando dal passato al futuro nuove sonorità e intenti indelebili.
Per assistere al concerto sono disponibili i posti in piedi e poche decine di posti a sedere. Per informazioni è possibile iscriversi alla lista d’attesa (clicca qui), oppure contattare la segreteria al numero 0365.20072.