Lonato e Ugo da Como nella Prima guerra mondiale

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LONATO – Parlamentari, borghesi e classi subalterne durante la Grande Guerra. Il caso dell’onorevole Ugo Da Como. Se ne parla sabato a Lonato.

Nell’ambito degli eventi commemorativi del 4 novembre organizzati dal Comune, ricordiamo l’apputamento in calendario sabato 7 novembre alle 16 in Sala Celesti, al primo piano del palazzo comunale.

Relatore sarà il professor Mauro Pellegrini che parlerà di Lonato nella Prima guerra mondiale.

Il titolo dell’evento promosso dall’Assessorato alla Cultura è: “Sopravvivere alla guerra o trarne profitto? Parlamentari, borghesi e classi subalterne durante la Grande Guerra: tra mediazione politico clientelare, raccomandazioni, comportamenti sociali. Il caso dell’onorevole Ugo Da Como (nella foto sopra, ndr) nella circoscrizione elettorale di Lonato”. L’ingresso è libero.

Presentazione della serata a cura del prof. Mauro Pellegrini.

«Tra il 1915 ed il 1919 in Italia, la svolta autoritaria e la sovrapposizione dei poteri militari a quelli civili nella cosiddetta “Zona di Guerra” anestetizzarono le contrapposizioni sociali (che esplosero poi alla smobilitazione nel 1919) e consolidarono il sistema di mediazione politico clientelare che già regolava i rapporti di subordinazione tra le classi nel mondo rurale.

L’occupazione dell’esercito di borgate e campagne impose severe limitazioni ai civili, ma influì anche sulle loro strutture mentali, producendo in borghesi e paesani uno spiccato spirito adattivo: i militari furono considerati a tutti gli effetti e senza remore una risorsa da sfruttare, portatrice di un vantaggio comunque maggiore del disagio arrecato alle strutture della società con la quale venivano a collidere. I sindaci, valutando le opportunità di arricchimento messe in moto dalla mobilitazione, richiesero incessantemente a deputati e ministri di intervenire presso i comandi militari affinché fossero accantonate guarnigioni nei loro paesi, in modo che l’economia potesse trarne beneficio. Nei piccoli centri abitati crebbero iniziative “immobiliari” ed “alberghiere”: piccoli e medi proprietari adeguarono sommariamente i propri immobili o ne costruirono di nuovi per fornire ospitalità ai soldati, soprattutto agli ufficiali.

Il sistema di mediazione politico-clientelare avvantaggiò chi seppe inserirsi nel contesto economico della mobilitazione, escludendo di fatto la maggioranza dei ceti subalterni da ricadute positive. Forti sperequazioni favorirono perciò il “patriottismo”, spesso interessato, delle famiglie benestanti, contribuendo ad approfondire le divaricazioni di classe preesistenti.

Per comprendere gli stati d’animo che si irradiarono nella società durante la Grande Guerra ed indagare le relazioni tra le classi, si è dato inizio ad uno studio sistematico dell’Archivio privato dell’onorevole Ugo Da Como, parlamentare della circoscrizione elettorale di Lonato, (BS), deputato dal 1904, leader della sinistra zanardelliana, sottosegretario alle Finanze nel governo Salandra I; al Tesoro nei governi Salandra II e Boselli, ministro per l’assistenza militare e le pensioni di guerra nel governo Nitti I. L’archivio “ministeriale” è composto di 20.551 fascicoli di “raccomandazione”: richieste pervenute da semplici cittadini, dal mondo politico, militare, industriale, finanziario, della cultura e del giornalismo, locale e nazionale per le quali è in fase di completamento un database informatico con indice raccomandante-raccomandato-oggettocategoria.

Si integra poi con la “corrispondenza privata” del deputato: 118 buste di carteggi “riservati” dedicate a singoli corrispondenti, i maggiori personaggi politici italiani del periodo 1904-1922 (Bissolati, Bonomi, Boselli, Croce, Giardino, Giolitti, Nitti, Orlando, Salandra, Sonnino, ecc.), ed altre 9 buste con 1.491 unità e 13 buste con 11.348 unità per il periodo 1914-1921.

La documentazione è proprietà della Fondazione Ugo da Como di Lonato del Garda. Info: www.fondazioneugodacomo.it.

 

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