Da Bernardino a Frau, tutti i cittadini onorari di Salò
SALÒ - Da Bernardino da Monselice ad Aventino Frau. Passando per Zanardelli, d’Annunzio e Mussolini. Ecco le dieci personalità cui la città di Salò ha conferito nei secoli la cittadinanza onoraria.
Il 27 novembre 2015 è stata attribuita ad Aventino Frau la cittadinanza onoraria della città di Salò (leggi qui la notizia). Frau – sindaco di Puegnago e Gardone Riviera, senatore, padre fondatore della Comunità del Garda – è il decimo cittadino onorario salodiano.
La prima “Cittadinanza onoraria” di cui si abbia notizia fu quella conferita a Bernardino Da Monselice, nel XVI secolo. Poi ne sono seguite altre 9, fino a quella recentissima assegnata appunto a Frau.
Ecco chi sono i cittadini onorari di Salò.
Bernardino da Monselice – Sec. XVI
Oratore e diplomatico sostenitore delle ragioni della Comunità di Riviera presso la Serenissima.
Su Bernardino da Monselice non si trovano molte info in rete. Claudio Fossati, nel suo saggio “Famiglie distinte di Riviera” dedica un capitolo a “I Bernardini da Monselice”. Lo poi leggere qui).
Mons. Pierangelo Stefani- Sec XVII
Studioso, scrittore e docente di ginnastica di Salò.
On. Giuseppe Zanardelli – 1902
Da presidente del Consiglio dei Ministri favorì la costruzione del lungolago salodiano dopo il terremoto del 30 ottobre 1901.
Fino al 1901 a Salò non c’era il lungolago; solo qualche slargo si apriva sulla riva del lago. Quasi tutte le case sorgevano proprio al limite della sponda, affacciate sulle acque. Il terremoto le distrusse quasi tutte. Zanardelli ebbe un ruolo decisivo nella ricostruzione.
Ha scritto il giornalista Attilio Mazza sul Corriere della sera (6 novembre 2003): «La distruzione costrinse al rilancio urbanistico ed edilizio. Patrono del rinnovamento fu lo statista Giuseppe Zanardelli, all’ epoca presidente del Consiglio dei ministri, gardesano d’ elezione, che nell’ agosto del 1902 fece approvare al Parlamento la legge per finanziare il piano regolatore. E fu la rinascita. Nei mesi successivi venne consolidato il palazzo municipale e il 28 ottobre 1903 iniziò la costruzione del lungolago da parte della ditta dell’ ing. Angelo Fuchs. Successivamente si provvide a risanare il vecchio quartiere di Sant’ Antonio e furono restaurati il duomo e gli antichi edifici lesionati. E l’ 8 settembre 1906 il lungolago fu intitolato a Giuseppe Zanardelli, scomparso proprio in quel 1903».
Gen. Alberico Albricci – 1918
Per la perizia militare e il patriottismo dimostrati nel corso della I Guerra Mondiale.
Combatté in Trentino, sull’Adamello, nella ritirata di Caporetto. Fu anche sul Fronte Francese, coprendosi di gloria nelle sanguinose giornate di Bligny. Ottenne la nomina a “Defenseur” della città di Eperney. Nel dopoguerra (giugno 1919 – marzo 1920) fu Ministro della Guerra, nella difficile opera della smobilitazione. Nel luglio ’19 fu nominato Senatore del Regno.
Altre info qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Alberico_Albricci
Gabriele d’Annunzio – 1923
Soldato, poeta e scrittore, patrono delle regate nazionali del Garda e dell’idea della nuova Città del Benaco.
Gabriele d’Annunzio sollecitò, non ascoltato, una fusione dei comuni contigui di Salò e Gardone Riviera, riuniti in un’unica municipalità che avrebbe dovuto chiamarsi Città di Benaco.
Cav. Benito Mussolini – 1924
Nomina per devozione al nuovo Capo del Governo.
Durante le prime fasi del Ventennio fascista furono diverse le città (Varese, Firenze, Bologna e tanti centri minori) attribuirono la cittadinanza onoraria al duce. Molte delle cittadinanze onorifiche vennero tributate a Mussolini tra il 1923 e il 1924 per celebrare un doppio anniversario: il primo anno della rivoluzione fascista e il decimo anno dall’inizio della Grande Guerra.
Molte località hanno deliberato in tempi recenti la revoca dell’ordinanza.
Cap. David Goodmann (Usa) – 1945
Nei giorni della liberazione garantì in Salò l’incolumità e l’ordine.
Mons. Domenico Bondioli- 1965
Per la promozione di iniziative tese ad assicurare case per i salodiani, splendore alle opere d’arte per le chiese della città e per la nuova pastorale nella vita religiosa salodiana.
Originario di Lovere, giunse parroco a Salò da Brescia nel 1953 e vi rimase fino al 1965. Diede particolare cura all’oratorio San Filippo Neri che rinnovò nei locali, validamente aiutato da don Mario Tonini. Nel 1965 venne chiamato a Brescia per reggere la titolarità della parrocchia della Cattedrale.
Mons. Giovanni “Gianni” Capra- 1971
Studioso dell’ecumenismo, poliglotta, promotore di cultura, fautore del dialogo tra componenti professionali e laiche della collettività salodiana.
Venuto da Brescia nel 1965 rimase parroco di Salò soltanto fino al 1971, quando gli furono affidati incarichi in Curia e poi la parrocchia della Cattedrale.
On. Aventino Frau – 2015
Nella seduta del 26 ottobre scorso il Consiglio comunale salodiano ha deliberato all’unanimità il conferimento della Cittadinanza onoraria all’on. Aventino Frau, «per il lungo ed intenso impegno politico-amministrativo dedicato alla popolazione benacense ed in particolare per aver attivamente promosso la salvaguardia e la valorizzazione del “nostro” lago».
La cerimonia di conferimento si è svolta il 27 novembre in Sala dei Provveditori (foto sopra), alla presenza, in qualità di “testimoni”, dei parlamentari on. Mariastella Gelmini e on. Guido Galperti.
«Mi sono chiesto spesso – ha detto il sindaco Cipani – perché ho proposto, prima alla mia Giunta e poi al Consiglio comunale, di dare questo riconoscimento ad Aventino Frau. Poi ho capito che lo volevo fare perché, per il tramite di Aventino, avrei conferito la massima onorificenza della mia città alla Politica con la “P” maiuscola. L’on. Aventino Frau, grazie alla sua intensa, leale ed appassionata esperienza pubblica, al servizio della gente e del suo territorio, mi consente, in un momento tanto difficile per la politica, di premiarla, di renderle onore. Questa cittadinanza onoraria, infatti, è la certificazione che la Politica è un’esperienza onorabile ed onorevole, se fatta e vissuta come l’ha fatta e vissuta Aventino Frau».
Classe 1939, avvocato, docente di diritto internazionale dell’economia, Frau è una figura di spicco della politica gardesana. Nel 1960, a soli 21 anni, è stato sindaco di Puegnago, il sindaco più giovane d’Italia. A 25 anni è sindaco di Gardone Riviera, rieletto per tre mandati. A 33 anni Deputato per la prima volta, a 57 per la seconda, a 62 Senatore della Repubblica.
È stato uno dei padri fondatori della Comunità del Garda, di cui è presidente onorario. All’on. Frau – che non ha mai smesso di esprimere un amore e un radicamento fortissimo, quasi morboso, verso il Garda – va inoltre riconosciuto il merito di aver promosso e realizzato, negli anni Settanta, il progetto di depurazione del lago e il Consorzio Garda Uno.
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