Porto vecchio, polemiche pretestuose

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DESENZANO – L’Autorità di Bacino, artefice dell’intervento al centro delle polemiche, spiega origine e ragioni dell’opera. E respinge le accuse di aver devastato l’antico porto.

Dopo le infinite polemiche nelle piazze, virtuali e non, sui giornali e sui siti d’informazione, ne parliamo con i promotori dell’intervento.

«Prima di dare attuazione ai lavori – spiega Bernardo Berardinelli, presidente dell’Autorità di Bacino, il consorzio che gestisce il demanio lacuale e portuale per conto dei Comuni gardesani – abbiamo sentito, come facciamo sempre, il parere di chi utilizza il porto. Ebbene, la quasi totalità dei fruitori e dei pescatori si sono detti d’accordo con quel tipo di intervento. Tanto è vero che quando abbiamo chiesto di spostare i natanti per consentire l’avvio dei lavori, nel giro di 24 ore tutte le 54 barche del porto vecchio sono state spostate. Credetemi, se i pescatori non fossero stati d’accordo, non le avrebbero spostate così alacremente».

Quanto alla tipologia dell’intervento, l’ing. Fausta Tonni, direttrice dell’Autorità di Bacino, chiarisce: «Desenzano è un Comune che si trova in zona sismica di classe 2. La passerella doveva essere fatta secondo quanto prescrive la normativa: il numero di staffe posizionate per sostenerla dipende da questo. Non si poteva fare altrimenti».

Interviene anche Maurizio Maffi, assessore all’ambiente con delega per spiagge e porti nel Comune di Desenzano e componente del cda dell’Autorità di Bacino. «Con l’ingresso di Desenzano nel consorzio demaniale dell’Autorità di Bacino – spiega Maffi – abbiamo dato attuazione a una serie di opere importanti, dalle nuove passeggiate a lago alla sistemazione dei porti. Abbiamo messo a norma porto Zattera, dragato dopo 60 anni il porto di Rivoltella, eseguite manutenzioni al porto Pontili. Restava il Porto Vecchio. Sul tavolo c’erano tre soluzioni. Due, le scalette e il pontile galleggiante, sono state scartate perché eccessivamente impattanti. Si è scelta la passerella, che peraltro è stata autorizzata da tutti gli enti competenti, Soprintendenza compresa».

Lasciamo ovviamente ai desenzanesi, i “padroni” del porto, il giudizio finale sulla nuova passerella, sul suo impatto estetico e sulla sua funzionalità. Certo che, guardandosi attorno e osservando come è stato ridotto il paesaggio gardesano, verrebbe da pensare che forse i veri scempi sono altri.

Nella foto sopra (tratta dalla pagina Facebook “Sei di Desenzao se…“, la passerella in fase di installazione.

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