Acqua rossa a Desenzano, scarichi abusivi unici indiziati

DESENZANO - I risultati delle analisi Arpa sulle acque diventate color giallo-rosso il 20 ottobre 2018 a Rivoltella di Desenzano del Garda confermano inquinamento da sostanze organiche. Il WWF Brescia Bergamo: "Scarichi abusivi unici indiziati".

Rende noto il WWF Brescia Bergamo: “Sono arrivati i risultati relativi alle analisi di laboratorio delle acque diventate color giallo-rosso il 20 ottobre 2018 a Rivoltella di Desenzano del Garda (leggi qui). Alle analisi chimiche i valori di tensioattivi e inquinanti risultano fuori norma. Valori che suggeriscono fonti locali di inquinamento. Le analisi riscontrano la presenza di un’alga, la stessa riscontrata a giugno 2018 alla Spiaggia d’Oro sempre a Desenzano. Microorganismi alimentati da inquinanti. Arpa segnala a chi di competenza (Comune di Desenzano e gestore della rete fognaria) di verificare la eventuale presenza in zona di scarichi abusivi…..unici indiziati.

Acque rossastre alla Spiaggia d’Oro, a Rivoltella.

 

Rincara la dose il Movimento 5 Stelle di Desenzano: “Abbiamo ricevuto oggi i risultati ufficiali delle analisi svolte da ARPA Lombardia sui campioni di acqua di lago prelevati in località Madonna della Villa a Rivoltella in data 20/10/2018 dopo che, su segnalazione del WWF locale e di alcuni cittadini erano intervenuti a seguito di un anomalo ingiallimento diffuso del tratto di lago antistante la chiesetta.
Conosciamo bene quella zona, come conosciamo bene le criticità legate agli scarichi a lago presenti in quel tratto, per questo quando si verificò il fenomeno il pensiero andò subito ad un possibile sversamento. Ebbene, i risultati delle analisi confermano quanto avevamo ipotizzato!”
Citando la relazione introduttiva del referto:
“All’analisi chimica i valori di BOD, COD, tensioattivi anionici e tensioattivi cationici risultano superiori rispetto a quelli attesi in corpo idrico lacustre e suggeriscono la presenza di fonti locali di inquinamento.”
La colorazione bruno/rossastra delle acque del lago nella zona in esame è da far risalire alla presenza dei microrganismi riscontrati; si rimanda al Comune di Desenzano e all’ente gestore della fognatura, per le rispettive competenze, la puntuale verifica della presenza di eventuali scarichi abusivi a lago ai quali è possibile ricondurre i fenomeni rilevati.”
Quindi, come riportato dai giornali, si è trattato sì di una formazione concentrata di alghe, ma la causa è da ricercarsi unicamente nelle sostanze riversate a lago nei giorni precedenti attraverso uno degli scarichi a lago presenti in quel tratto.
Anche la formazione di schiume sul litorale desenzanese.

 

In particolare le analisi fanno riferimento ai valori di COD (domanda chimica di ossigeno) pari a 33,2 mg/l contro un valore atteso mediamente in un corpo idrico compreso tra 3 e 11 mg/l, e di BOD 5 (domanda biologica di ossigeno) pari a 7 mg/l contro un valore medio atteso compreso tra 1 e 4 mg/l, oltre ai valori dei tensioattivi rinvenuti in concentrazioni anomale. Ma si tenga conto inoltre che in questo caso l’episodio si verificò in un periodo con assenza totale di piogge, il fenomeno non è quindi nemmeno riconducibile ad uno sversamento dovuto alle precipitazioni atmosferiche, a riprova del fatto che molti degli scarichi a lago presenti lungo la nostra costa scaricano reflui di tipo misto durante tutto l’arco dell’anno e in qualsiasi condizione atmosferica.
La relazione conferma inoltre – continua il Movimento 5 Stelle – l’analogia con quanto accaduto a giugno 2018 alla Spiaggia d’Oro, dove uno sviluppo algale del tutto similare portò alla chiusura temporanea della balneazione. Anche in quel caso si trattò dello stesso tipo di alga (Peridinium cfr. aciculiferum), in concentrazioni addirittura maggiori, così come maggiori furono i valori di COD (67 mg/l) e BOD 5 (35 mg/l) misurati e riportati nei risultati delle analisi. Anche in quel caso, data la vicinanza ad uno scarico a lago tra i più attivi e contaminati, la provenienza degli inquinanti fu facilmente individuabile.
La situazione è seria, questi fenomeni si ripetono ciclicamente con frequenze allarmanti e solo in alcuni casi come quelli riportati assumono sembianze vistose, ma in moltissimi altri casi gli sversamenti avvengono quotidianamente nel silenzio e nell’indifferenza generali, in primis da parte di chi dovrebbe monitorare sistematicamente almeno gli scarichi identificati come critici.

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