Una mozione a sostegno della candidatura del Garda a patrimonio Unesco

TOSCOLANO MADERNO - Mozione presentata nell’ultimo Consiglio dai consiglieri Simone Crescini e Anna Campanardi a sostegno della proposta di candidatura del Lago di Garda a patrimonio dell’umanità Unesco. Il documento sarà inoltrato agli enti sovracomunali e a tutte le altre amministrazioni comunali del lago.

Un’iniziativa dall’iter lungo e complesso, ma al tempo stesso ambizioso: dare al bacino lacustre, il più esteso e ricco d’Italia, per scenari naturali, biodiversità, fauna, flora, arte, storia, proposta enogastronomica e turistica, i crismi di un vero tesoro globale da salvaguardare e valorizzare per l’eternità.

E’ una proposta che punta a diventare volano di un turismo sempre più consapevole ed attento ai valori ambientali, naturalistici e culturali del lago di Garda, una meta ogni anno raggiunta e apprezzata da milioni di turisti provenienti da ogni angolo del mondo. La destinazione ideologica di questa proposta è quella di un recupero della centralità del Benaco, che possa essere universalmente inteso come un grande soggetto univoco, finora penalizzato su molti fronti da campanilismi amministrativi e territoriali.

Divisioni che tuttora impediscono la risoluzione di macrotemi di interesse collettivo e che rendono macchinosi iter di crescita e sviluppo del bacino. Il lago di Garda, per giunta, è dotato di ben più di un criterio fra i dieci previsti dall’UNESCO per poter ottenere la nomina (ne basta anche solo uno).

Secondo l’organismo internazionale la candidatura deve infatti:

  1. Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo.
  2. Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.
  3. Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa.
  4. Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
  5. Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto vulnerabile per effetto di trasformazioni irreversibili.
  6. Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.
  7. Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.
  8. Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.
  9. Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.
  10. Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

L’Italia è al momento il primo Paese al mondo, con la Cina, per numero di siti (ben 55) nominati Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

La proposta di Crescini e Campanardi, che in Consiglio ha ottenuto apprezzamenti bipartisan, prevede dunque l’istituzione di un ente ad hoc che gestisca questa eventuale nomina da parte dell’UNESCO; questa realtà sarebbe finanziata con fondi alimentati dalle imposte di soggiorno di tutti i Comuni del lago.

 

 

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