Rilievo delle reti e depuratore del Garda, Acque Bresciane: “progetti distinti”

GARDA BRESCIANO - In riferimento all'ipotizzato legame fra il progetto di rilievo e monitoraggio delle reti fognarie dei comuni del Garda e il progetto di collettamento e depurazione del lago, che dovrebbe essere rinviato in attesa che si concluda il primo, Acque Bresciane fornisce alcuni chiarimenti.

Acque Bresciane fa sapere che «il progetto di rilievo e monitoraggio delle reti fognarie del Garda (ne abbiamo scritto qui, ndr) consentirà di migliorare la conoscenza delle reti fognarie comunali, per garantirne un efficace ed efficiente funzionamento e intervenire dove necessario.

Individueremo i punti di criticità delle reti, i punti di immissione di acque parassite e le anomalie, per elaborare il Programma di riassetto delle fognature dei Comuni interessati, ai sensi del Regolamento di Regione Lombardia n. 06/2019.

Concretamente – continua Acque Bresciane – potremo pianificare gli interventi di distrettualizzazione delle reti, definire le priorità negli interventi di separazione delle reti, potenziare le reti comunali per rispondere alle fluttuazioni stagionali degli scarichi».

Acque Bresciane ritiene che «questo sia l’approccio più corretto per efficientare il sistema di gestione delle reti fognarie e disporre di un adeguato piano di riassetto. Interventi simili sono già stati pianificati per tutto il territorio gestito.  Il prossimo progetto riguarderà le reti fognarie dei Comuni del lago d’Iseo.

Le reti fognarie, per quanto efficienti, sono poi destinate a convogliare i reflui a un impianto di depurazione. L’attuale depuratore del Garda, progettato in base alle conoscenze e alle norme degli anni 70, è inadeguato nel dimensionamento sia rispetto alle attuali leggi, sia rispetto allo sviluppo demografico registrato negli ultimi decenni.

La progettazione di un nuovo sistema di collettamento e depurazione si basa su standard normativi e tecnici attuali e su dati noti e consolidati: il numero di abitanti equivalenti, l’impatto turistico sulla fluttuazione dei carichi, le previsioni di crescita a medio e lungo termine.

Il bacino di progetto dello schema di depurazione del Garda è stimato in 500.000 abitanti equivalenti, mentre l’attuale impianto ha una potenzialità di trattamento di 330.000 Abitanti.

Lo stesso vale per il sistema di collettamento, decisamente sottodimensionato per esigenze di collettamento derivanti dalle vigenti normative nazionali e regionali.

Sostenere il contrario – conclude acque Bresciane – non si basa su dati oggettivi e non aggiunge elementi al tema localizzazione del depuratore, che è cosa distinta dai requisiti tecnici del sistema».

 

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