Valanghe Veneto, nuovo servizio Arpav: in un click i siti valanghivi veneti

VENETO - La conoscenza con un click dei siti valanghivi del Veneto è da oggi una realtà grazie al WebGis realizzato dall’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale Arpav.

La nuova cartografia digitale è stata presentata stamattina, mercoledì 20, al centro congressi di Arabba, località dove ha anche sede lo storico centro valanghe dell’agenzia. All’evento sono intervenuti l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, il sindaco di Livinallongo del Col di Lana, Leandro Grones, il direttore generale di Arpav, Loris Tomiato, il direttore del centro valanghe Gianni Marigo e numerose autorità del territorio montano.

La cartografia digitale è uno strumento di pianificazione territoriale imprescindibile perché gli eventi estremi e improvvisi, legati ai cambiamenti climatici, possono mutare il volto di un territorio in poco tempo. In Veneto i siti valanghivi sono oltre ottomila per questo Arpav ha deciso di digitalizzare il proprio immenso patrimonio di informazioni su questi fenomeni mettendolo a disposizione di tutti.

Nel WebGis valanghe si possono consultare costantemente aggiornati: il catasto dei siti valanghivi, la carta di localizzazione probabile delle valanghe, il catasto delle opere di difesa dalle valanghe, gli eventi valanghivi raccolti nel corso degli anni dal centro valanghe, le perimetrazioni delle zone esposte al pericolo di valanghe. Partendo dalla Carta di localizzazione probabile delle valanghe cartacea realizzata su base IGM in scala 1:25000, i siti valanghivi e le altre informazioni sono stati ridisegnati utilizzando come supporto la Carta tecnica regionale in scala 1:10000.

La presentazione della cartografia del centro valanghe.

 

Oggi è stata anche l’occasione per celebrare il quarantesimo compleanno del Centro valanghe di Arpav. L’idea di dotare la Regione del Veneto di una struttura che si occupasse dei temi della neve e delle valanghe era già presente nella legge forestale regionale della fine degli anni settanta che prevedeva che fosse curato da parte del Dipartimento Foreste regionale il servizio di rilevamento della neve al fine della previsione valanghe. La Regione individuò nel 1980 Arabba come sede della struttura per tale servizio, disponendo la costruzione di quello che sarebbe poi diventato il Centro per lo studio della neve, delle valanghe, della meteorologia alpina e della difesa idrogeologica. Ancora oggi, come ha affermato l’assessore Gianpaolo Bottacin “Il Centro di Arabba, insieme al servizio meteorologico di Teolo, è punto di riferimento per la sicurezza della montagna veneta perché fa parte di un articolato sistema di protezione civile che fa capo al Dipartimento regionale per la sicurezza del territorio da me voluto a Belluno con unità organizzative specializzate sull’idrogeologia e il monitoraggio idrogeologico”.

L’accezione di punto di riferimento per la sicurezza del territorio è stata sottolineata anche dal direttore generale di Arpav, Loris Tomiato: “Grazie alla specializzazione sulle valanghe e sulla meteorologia alpina dei nostri tecnici siamo in grado di fornire servizi all’avanguardia strettamente collegati ai rapidi cambiamenti climatici, basti pensare alla previsione meteorologica effettuata per la tempesta Vaia”.

Inoltre per affrontare a tutto tondo il tema dei cambiamenti climatici e le ripercussioni sul territorio l’agenzia veneta è impegnata in numerosi progetti di cooperazione europea.

Qui sotto: febbraio 2021, la natura mostra tutta la sua forza sul monte Baldo. Il video è stato caricato sul gruppo Facebook Amici del Baldo.

WebGis-Valanghe

Portale Cartografico del Sistema Informativo Valanghe del Veneto

Il portale contiene:

  • il catasto dei siti valanghivi testimoniati e foto interpretati, ovvero la Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe (C.L.P.V.)
  • il catasto delle opere di difesa dalle valanghe
  • gli eventi valanghivi raccolti nel corso degli anni dal Centro Valanghe di Arabba
  • le perimetrazioni delle zone esposte al pericolo di valanghe (P.Z.E.V.).

Il servizio nasce per fornire un accesso diretto e mirato alle informazioni, mettendo a disposizione di cittadini, tecnici e amministratori uno strumento informativo costantemente aggiornato e facilmente accessibile per acquisire la realtà valanghiva di una specifica area territoriale.

Partendo dalla Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe cartacea realizzata su base IGM in scala 1:25000, i siti valanghivi e le altre informazioni sono stati ridisegnati utilizzando come supporto la Carta Tecnica Regionale in scala 1:10000.

Il portale cartografico ha ampliato notevolmente le informazioni associate ai siti valanghivi, opere e valanghe, inserendo ulteriori dati quali schede, documentazione fotografica e in generale tutte le informazioni ritenute utili per fornire un’informazione completa.

Agli utenti è consentita la visualizzazione di tutti gli elementi contenuti, anche con l’uso di query e filtri preimpostati o personalizzati, con la possibilità di effettuare stampe della mappa e delle schede associate ai singoli elementi, compresa la documentazione fotografica. Per gli utenti registrati è possibile anche scaricare dati in formato tabellare e shape files.

Per i limiti intrinseci dovuti al criterio speditivo di indagine, alla scala originale 1:25000 utilizzata e alla mancanza di informazioni di tipo previsionale necessariamente dipendenti da studi di dinamica e di frequenza di caduta, la Carta di localizzazione Probabile delle Valanghe non può e non deve essere considerata una carta di rischio.

La conoscenza degli elementi contenuti nel portale è fondamentale per una corretta pianificazione e gestione del territorio. La scala di rappresentazione ed impiego delle informazioni è 1:10.000 o inferiore.

Accedi al portale cartografico del sistema informativo valanghe del Veneto

 

 

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