La Sala della Comunità intitolata a “Padre Turoldo”. Il messaggio di Liliana Segre

TOSCOLANO MADERNO - Memoria e condivisione nella giornata della Liberazione a Toscolano Maderno. Partecipato il momento dell’intitolazione a padre David Maria Turoldo della Sala della Comunità e della Biblioteca della Rsa. Il messaggio della senatrice Segre.

Cittadini, rappresentanti delle istituzioni, autorità civili e religiose non hanno fatto mancare presenza e partecipazione alla cerimonia che si è svolta in una giornata emblematica come il 25 Aprile.

Il vescovo Pierantonio Tremolada, il sindaco Delia Castellini e il rappresentante dell’Anpi, Gianni Marchetti, hanno partecipato all’incontro voluto dalla Fondazione presieduta da Francesco Rampi. Che, in apertura, ha ricordato figura e opere di Turoldo.

Sacerdote, resistente e poeta. Ma anche teologo, filosofo e scrittore oltre che “coscienza inquieta della Chiesa”, scomparso trent’anni fa a Milano. E conosciuto da numerosi cittadini in occasione di alcuni periodi di cura trascorsi a Villa Gemma, a Gardone Riviera. “Lo ricordiamo – ha detto Rampi -come resistente a favore della Libertà, studioso e intellettuale. Ancora, come promotore di cultura, strumento eccezionale di promozione umana. Come sacerdote sempre vicino alla persone fragili, capace d’impartire insegnamenti che curano e nutrono l’animo degli uomini”.

Sottolineato dalle note della banda cittadina Giuseppe Verdi e dalle poesie di Turoldo lette da Debora Righettini con l’accompagnamento all’arpa di Eleonora Zanetti, il ricordo si è tradotto in omaggio in una giornata “che ci è particolarmente cara per riconfermare il valore alto della Libertà”, ha sottolineato il presidente Rampi.

Che è poi tornato sulla figura del frate dell’Ordine dei Servi di Maria che “nella sua vita ha sempre scelto di promuovere i valori umani universali”. E che partecipò alla resistenza antifascista nella Milano occupata dai nazisti. In seguito “prete scomodo”.

All’evento è giunto alla Fondazione, significativamente, il saluto di Liliana Segre. Nel suo messaggio la senatrice a vita ha sottolineato l’importanza della ricorrenza “in cui festeggiamo – ha scritto – l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ma anche la festa della democrazia, della libertà, contro ogni dittatura ed ogni totalitarismo… Importante conservare e condividere la memoria e l’esempio di chi in anni difficilissimi fece LA SCELTA (in maiuscolo nell’originale, Ndr.). La scelta di mettersi in discussione, anzi a rischio della propria vita contro il nazifascismo e contro la sua guerra”.

Non è mancato nelle righe della Segre il ricordo di Dante Andreoli, resistente del luogo mancato nei giorni scorsi: “Fece quella scelta con coraggio e determinazione – ha scritto la senatrice a vita – e continuò con l’impegno civile anche negli anni successivi alla Liberazione”.

Un momento della commemorazione di padre Turoldo alla Casa di riposo della Fondazione Bianchi.

 

Il sindaco Castellini ha sottolineato nella giornata “i valori da confermare: democrazia, pace e libertà” e ribadita la vicinanza della comunità agli ospiti e a tutto il personale della struttura. Marchetti, per l’Anpi, ha ricordato quei tempi di 77 anni or sono e il sacrificio dei resistenti. “Ora – ha concluso – tutti dobbiamo e siamo chiamati ad essere partigiani della pace”. Prima dell’intitolazione della Sala e della Biblioteca, il Vescovo ha sottolineato “come i versi di padre Turoldo ci abbiano regalato parole di pace. E’ vero – ha detto –, le parole dei poeti fanno bene al cuore. E le sue colgono il profondo”.

E’ seguita la celebrazione della Messa presieduta da mons. Tremolada con i sacerdoti dell’Unità pastorale San Francesco nel corso della quale sono stati ricordati cinque cittadini di Toscolano Maderno caduti per la libertà.

Questi i loro nomi: morti nei campi di sterminio Carlo Florioli, Vincenzo Magrograssi e Giuseppe Pellegrini; fucilati dai nazisti a Torgau sull’Elba, in Germania, Gianni Lanfranchi e Cesare Avanzini.

Le autorità presenti alla giornata del 25 Aprile alla Casa di riposo di Toscolano Maderno.

 

 

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