Puegnago, beni confiscati alla mafia diventano alloggi turistici

PUEGNAGO DEL GARDA - Venerdì 7 ottobre l’inaugurazione dei due alloggi di Borgo Alto, Casa Cortellezzi e Casa Fantasia, rigenerati dal progetto Legami Leali in collaborazione con il Comune.

Sono nati come espressione di un potere criminale, che sottrae risorse alle comunità; e ora alla comunità ritornano come luoghi aperti al territorio e portatori di valore.

Venerdì 7 ottobre, a Puegnago del Garda, il progetto Legami Leali e il Comune di Puegnago del Garda inaugureranno e riconsegneranno alla cittadinanza due appartamenti confiscati alle mafie.

Entrambi si trovano all’interno del residence di Borgo Alto e sono stati rigenerati come case vacanze pensate per i turisti interessati a trascorrere una vacanza consapevole e solidale sul Lago di Garda: i proventi dell’affitto, infatti, saranno impiegati nelle attività con i giovani del territorio.

L’inaugurazione dello spazio si aprirà alle ore 9,30 nella bella cornice di Villa Galnica, in via Roma 4 a Puegnago del Garda, alla presenza di alcune classi della secondaria di I grado del plesso A. Zanelli di San Felice del Benaco e con gli interventi del Sindaco Silvano Zanelli per il Comune di Puegnago, del Direttore Davide Boglioni per l’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale e di Paolo Guglielmi in qualità di Project Manager del progetto Legami Leali.

I saluti istituzionali saranno seguiti da un intervento di Mattia Maestri, ricercatore dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, dal titolo “Mafia al nord: dinamiche d’insediamento”.

Al termine dell’incontro, la mattinata proseguirà in via Pauletta, dove sorgono i due appartamenti, per effettuare il taglio del nastro e la scopertura della targa.

Lo spostamento agli immobili vedrà una “staffetta della legalità”, durante la quale gli studenti trasporteranno simbolicamente alcuni libri tematici fino allo scaffale posizionato all’interno dell’appartamento. Come tutti gli immobili rigenerati dal progetto, anche gli alloggi di Puegnago si faranno carico di raccontare la storia di una vittima innocente di mafia: saranno infatti intitolati a due vittime “vicine”: Luisa Fantasia, uccisa a Milano nel 1975 per ritorsione nei confronti del di lei marito carabiniere, e Andrea Cortellezzi, figlio di un imprenditore del varesotto, scomparve il 17 febbraio del 1989, rapito da una banda criminale di Parma. I rapitori, resisi conto di non essere in grado di saper gestire un’operazione così complessa, lo affidarono alla ‘ndrangheta per un somma pari a 50 milioni di lire. L’ultimo contatto la sua famiglia lo ebbe il 5 agosto 1989, quando si vide recapitato un orecchio mozzato: la spedizione del plico era partita da Locri. Poi più nulla. Il suo corpo non fu mai ritrovato.

I due appartamenti, entrambi bilocali, sono entrati nelle disponibilità del Comune nel 2012 e nel 2013, ma a causa della loro conformazione e di alcune problematiche tecniche non avevano mai trovato un riutilizzo.

 

 

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