Gardesana, uno studio per capire come eliminare le code

LATO GARDA - Stanziati 200mila euro per finanziare uno studio di pre fattibilità per individuare soluzioni al traffico e alle code sulla statale 45 bis Gardesana nel tratto tra Tormini e Gargnano.

Sarà la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano a commissionare lo studio di pre fattibilità, grazie a 200mila euro finanziati tramite i fondi per i Comuni di confine destinati a Limone sul Garda, Tremosine, Valvestino e Magasa.

Diciamo subito che risolvere le criticità del traffico sulla Gardesana, che da queste parti è il problema dei problemi, è una missione impossibile, o quasi, viste le difficoltà tecniche di qualsiasi intervento sul percorso attuale, l’orografia del territorio e i costi astronomici, ma da qualche parte bisognerà pure iniziare.

«La situazione non è più sostenibile – dice Davide Pace, presidente della Comunità Montana -, la Gardesana è costantemente ingolfata, non più solo il sabato e la domenica, ma anche durante la settimana, e non più solo in estate ma anche in inverno».

Code snervanti e traffico intenso, da mattina a sera, sono ormai la normalità. L’asse viario sul quale poggia l’economia del medio ed alto Garda è inadeguato e rischia di compromettere l’economia turistica della zona. La vanno dicendo da tempo gli operatori economici e lo ribadisce Pace: «Così non si può andare avanti, prima o poi i turisti sceglieranno altre mete».

Insomma, se l’alto Garda intende continuare ad essere competitivo sui mercati turistici internazionali servono soluzioni. Qualcuno propone una Gardesana in galleria, altri sono convinti che l’unica soluzione possa essere la progressiva diminuzione del traffico a motore privato, magari favorendo la mobilità ciclabile o potenziando le linee di navigazione.

«È un problema che non si risolve costruendo qualche rotonda – dice Pace –, ma con interventi strutturali importanti e investimenti non inferiori al miliardo di euro».

Serviranno dunque investimenti faraonici, ma pianificazione e programmazione sono i presupposti essenziali per fasi trovare pronti qualora si presentasse la possibilità di intercettare risorse. Da qui la necessità di uno studio di pre fattibilità basato su un’analisi del traffico che individui soluzioni, analizzi costi e benefici, quantifichi gli investimenti necessari.

«Se vogliamo garantire un futuro all’Alto Garda, dobbiamo partire da qui», dice Pace, che evidenzia come lo studio dovrà dialogare con quello relativo alla metro Brescia-Tormini.

Gardesana, code al bivio per Tignale, tra la Gardesana e la SP 38.

 

 

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