Profumi di Mosto da record: 28 cantine aperte in Valtènesi

GARDA BRESCIANO - Arriva l’autunno e come ogni anno in Valtènesi si rinnova l’ormai tradizionale appuntamento con “Profumi di Mosto”: domenica 8 ottobre 2023 la grande festa di fine vendemmia organizzata dal Consorzio Valtènesi.

La rassegna taglia l’ambizioso traguardo della 22esima edizione, chiamando a raccolta winelover, turisti del vino e semplici appassionati per una giornata di esperienze ed emozioni alla scoperta di colori, vini e sapori della riviera bresciana del Garda.

In totale saranno ben 28 le cantine aderenti, otto in più rispetto alla scorsa edizione: una rappresentanza record per scoprire un territorio balzato nuovamente agli onori delle cronache in questi giorni con ben cinque etichette premiate dal Gambero Rosso con i Tre Bicchieri (ne abbiamo scritto qui), il principale riconoscimento del mondo del vino italiano. Per la prima volta in assoluto per altro sul podio dei migliori vini d’Italia è salito anche un San Martino della Battaglia, storica denominazione tutelata dal Consorzio Valtènesi, oggi in piena fase di rinascita: ulteriore motivo di gioia per brindare ad un’annata coronata da un nuovo, grande successo di critica oltre che di pubblico.

 

L’itinerario di Profumi di Mosto si snoderà da Pozzolengo a Desenzano passando per l’appunto da San Martino per arrivare ai comuni rivieraschi di Moniga, Manerba e Padenghe, passando per i borghi dell’entroterra come Lonato, Bedizzole, Calvagese, Muscoline, Puegnago e Polpenazze: per l’intero arco della giornata, ogni azienda proporrà un’esperienza che prevede la degustazione di almeno tre vini (o annate di uno stesso prodotto), con un abbinamento gastronomico.

Gli eventi si terranno in quattro fasce ben precise (10.30, 12.30, 14.30, 16.30), saranno a numero chiuso ed accessibili esclusivamente con prenotazione online (da effettuare entro sabato 7 ottobre) al costo di 20 euro (clicca qui).

Il ticket comprende anche l’accesso diretto al Banco d’Assaggio organizzato all’interno della Casa del Vino a Villa Galnica di Puegnago, dove saranno presenti una decina di cantine non incluse nel circuito e dove sarà anche possibile acquistare direttamente le bottiglie proposte in degustazione.

Nel 2022 Profumi di Mosto registrò un grande successo con la vendita di 3500 esperienze e la partecipazione di 2mila persone. Quest’anno si punta a replicare. Alla data di venerdì 29 settembre, in occasione della presentazione dell’evento alla stampa, si contavano già 600 prenotazione e alcune cantine risultavano già sold out.

Profumi di mosto alla Casa del Vino.

 

Ogni visitatore potrà quindi costruirsi il proprio percorso consultando l’intenso cartellone di proposte disponibile sul sito www.profumidimosto.it: in degustazione tutta la gamma delle tipologie tutelate dal Consorzio Valtènesi, dai vini rosa e rossi prodotti con l’autoctono Groppello fino al bianco San Martino della Battaglia, che nasce da uve Tuchì. Il tutto in abbinamento a proposte food di vario genere: dalle tipicità del territorio fino a piatti realizzati in collaborazione con i cuochi dei ristoranti della zona.

Profumi di Mosto 2023 conclude in bellezza una ricchissima stagione di eventi dopo il successo de “I Giardini della Casa del Vino”, che lo scorso 15 settembre ha aperto le porte di Villa Galnica a Puegnago per una suggestiva serata di degustazioni sotto le stelle oltre che per la consegna del Premio Sante Bonomo – Rosso dell’Anno: riconoscimento andato quest’anno all’azienda agricola Il Roccolo di Andrea Bertazzi a Polpenazze per il Riviera del Garda Classico Groppello 2021.

Paolo Pasini, presidente del Consorzio Valtènesi.

 

Paolo Pasini: «Meno vino, ma di qualità»

Per Paolo Pasini, presidente del Consorzio Valtènesi, realtà da 2,5 milioni di bottiglie, il 70% delle quali, quasi 2 milioni, di vino rosa, «l’edizione 2023 di Profumi di Mosto presenta alcune similitudini con quella del 2002, che nacque da un’idea di mio padre Diego, all’epoca presidente del Consorzio. Il 4 agosto di quell’anno ci fu una grandinata feroce che dimezzò la produzione. L’idea fu quella di mostrare che il vino c’era comunque. Sarà un po’ così anche quest’anno. Pure il 2023 è stato un anno complicato: prima la siccità in primavera, poi le piogge estive, infine la grandine che il 24 luglio ha colpito diverse zone».

Continua Pasini: «Ma il vino c’è – dice Pasini – e la vendemmia appena conclusa dimostra che si possono fare vini interessanti anche nelle avversità. Ci sarà meno vino – complessivamente il 15 per cento in meno, anche se in alcune aziende della valtènesi il calo è del 30-35 per cento – ma sarà molto curato. Siamo molto soddisfatti della qualità».

Profumi di mosto, tour enogastronomico autunnale nelle cantine del Garda bresciano.

 

 

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