Cinema a Riva: La teoria del tutto

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RIVA DEL GARDA – La rassegna «Il piacere del cinema» propone mercoledì 11 e giovedì 12 febbraio nella sala della comunità in via Rosmini a Riva del Garda «La teoria del tutto».

Si tratta di un il film biografico diretto di James Marsh e interpretato da Eddie Redmayne, nei panni del giovane Stephen Hawking, celebre fisico, astrofisico e cosmologo. La pellicola è l’adattamento cinematografico della biografia «Verso l’infinito» (Travelling to infinity: my life with Stephen), scritta dall’ex moglie del fisico Jane Wilde Hawking e pubblicata in Italia da Edizioni Piemme. Altri interpreti del film sono Felicity Jones, Charlie Cox, Emily Watson, Simon McBurney. Durata due ore, produzione Regno Unito 2014.
Le proiezioni iniziano alle ore 21. Il biglietto costa 7 euro l’intero, 5 il ridotto. Abbonamento alla stagione cinematografica: 10 film a scelta a 60 euro; abbonamento alla rassegna «Piacere del cinema»: 5 film a scelta a 30 euro.

1963, il giovane Stephen Hawking è un cosmologo dell’Università di Cambridge che sta cercando di trovare un’equazione unificatrice per spiegare la nascita dell’universo e come esso sarebbe stato all’alba dei tempi. Ad una festa universitaria conosce la studentessa di lettere, Jane Wilde. Entrambi sono attratti l’uno dall’altro, e ben presto Stephen invita Jane al ballo di primavera dove si scambieranno il loro primo bacio sotto le stelle. La loro storia d’amore viene ostacolata però dalla comparsa della malattia degenerativa di Stephen, l’atrofia muscolare progressiva. Anche gli studi di Hawking vengono compromessi a causa delle difficoltà quotidiane a cui è sottoposto; camminare, scrivere e infine parlare diventano ostacoli per il giovane cosmologo. Un iniziale rifiuto della malattia viene in seguito superato dalla determinazione di Jane di rimanere al fianco di Stephen, amandolo e facendosi carico della sua salute. Dopo il matrimonio, inizia la loro convivenza. Stephen peggiora di giorno in giorno, ben presto sarà costretto a spostarsi sulla sedia a rotelle. Jane ha tre figli e le fatiche per accudire il marito diventano notevoli. Mentre Stephen presenta la sua nuova teoria sull’origine e sulla fine dell’universo davanti ad un congresso di scienziati, Jane, che sente il peso della vita familiare, trova conforto negli incontri settimanali con il coro della chiesa.

Qui conosce Jonathan, un giovane vedovo insegnante di musica, che piano piano si inserisce nella famiglia Hawking. Inevitabilmente le condizioni di Stephen peggiorano e durante una rappresentazione teatrale alla quale partecipa sotto invito, ha un malore. Jane decide di staccarsi da Jonathan, verso il quale prova dei sentimenti, oltretutto ricambiati, per assistere suo marito. Quest’ultimo viene salvato grazie a una tracheotomia che gli causerà la perdita della voce. Distrutto dalla mancanza dell’unica facoltà motoria che gli rimaneva, Hawking sprofonda nel più completo abbandono. Sarà l’aiuto di Elaine, un’infermiera che riuscirà a farlo comunicare mediante una tavola con colori e lettere, a renderlo di nuovo capace di esprimersi. Nel frattempo Stephen decide di pubblicare un libro sul tempo, comprendendo anche che i suoi sentimenti per Jane sono svaniti. Decide di lasciarle seguire la propria strada al fianco di Jonathan, proseguendo il suo lavoro aiutato da Elaine.

Hawking, che riesce a comunicare grazie a una voce sintetizzata la quale legge ciò che scrive su un apposito monitor posizionato sulla sua sedia a rotelle, viene premiato ed elogiato per le sue teorie e per il suo contributo alla fisica moderna grazie allo scritto sul tempo; rimarrà celebre infatti una sua frase durante un incontro con il pubblico: “Finché c’è vita, c’è speranza”. Stephen riceve un invito dalla Regina Elisabetta che lo onora del titolo di cavaliere dell’ordine britannico (titolo che rifiuterà), portando con sé i figli e Jane, la prima donna ad aver creduto nelle sue idee e ad averlo aiutato a renderle concrete.

La rassegna cinematografica è proposta dalla Comunità Alto Garda e Ledro e dai Comuni di Arco, Riva del Garda, Ledro, Dro, Nago-Torbole, Tenno e Drena, in collaborazione con il Coordinamento teatrale trentino e il sostegno delle Casse rurali trentine.

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