M5S: il nuovo collettore non è la soluzione

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TOSCOLANO – Assemblea pubblica, domani a Toscolano, dei 5 Stelle sul nuovo collettore: “Opera costosa e poco efficace. Meglio depuratori localizzati ogni 40-50.000 abitanti.

Martedì 30 alle 21 nella aula magna delle medie assemblea pubblica organizzata dal MeetUp di Toscolano-Maderno del Movimento 5 Stelle e dal MeetUp Tre Sponde del Lago di Garda.

Oggetto dell’assemblea è il progetto del “nuovo collettore” del lago di Garda che, dicono i 5 Stelle «si prospetta come una sorta di TAV di tubi, invece che di rotaie».

Ecco il comunicato diffuso dal MeetUp Tre Sponde:

In realtà, il nuovo collettore sollecitato da Aventino Frau, non è l’unica possibilità, né la più sicura ed economica per risolvere i problemi di inquinamento del lago.

Nessuno parla poi dell’inquinamento chimico (PCB nei fondali del basso lago e mercurio rilevato nei pesci, sversamenti di gasolio ed altri prodotti chimici nel 2014, nei fondali bombe delle guerre passate e di quella più recente del Kosovo – su queste ultime bombe rilasciate davanti a Toscolano è stata presentata in Commissione difesa della Camera apposita interpellanza).

Si tenga presente poi che per realizzare la “grande opera” ci vorranno dai 10 ai 20 anni (con lavori sulle gardesane ed immani code di autoveicoli, turismo distrutto?) e fino ad allora? Più analiticamente.

Con delibera del 29 gennaio 2015 il consiglio di Bacino ATO (Ambito Territoriale Omogeneo) Veronese ha approvato il “progetto preliminare” del nuovo collettore per la sponda veronese, proposto da AGS ed elaborato dall’azienda Technital S.p.A..

Delle quattro alternative che in prima analisi erano state presentate per il basso lago è stata scelta una soluzione che prevede il collettamento unico al depuratore di Peschiera del Garda, abbandonando l’idea iniziale del depuratore intermedio di Brancolino. Detto progetto prevede a grandi linee:

• il rifacimento del collettore sostituendo la condotta in calcestruzzo con ghisa sferoidale

• eliminazione dei tratti sub-lacuali esistenti,

• la realizzazione di una nuova condotta in pressione tra la stazione di Brancolino e Peschiera, da affiancare agli attuali condotti che trasportano i liquami per gravità,

I reflui della sponda Bresciana verrebbero convogliati ad un depuratore a Visano (posto ca. 30 km a sud del lago) comportando il trasporto dei reflui per oltre 60 km.

Il “nuovo” progetto illustra le criticità dell’attuale collettore quali:

– l’elevata presenza di acque parassite

– lo sversamento di liquami a lago per tracimazione durante gli eventi meteorici

– le infiltrazioni di radici nelle condutture

– l’avanzato degrado di tratti di condotte sub-lacuali.

Il Movimento 5 Stelle (Meet Up Tre Sponde del Garda) è consapevole della necessità di intervenire per risolvere definitivamente il problema del collettore, tuttavia è fortemente critico nei confronti della soluzione tecnica adottata. Come si può comprendere consultando i verbali e l’istruttoria tecnica della proponente, quest’opera non porterà ad una soluzione definitiva dei più gravi tra i problemi del collettore. In compenso, essa comporterà un deciso “aumento dei costi energetici” legati al sollevamento, al pompaggio e al trasporto dei reflui per km e km di condutture. Infine le condotte sub lacuali non potranno essere abbandonate finché non sarà pienamente operativo il collettore della sponda bresciana, per la cui tempistica non esistono indicazioni.

Infine la separazione tra acque nere e acque bianche non sarà possibile fino a quando le reti fognarie dei singoli centri gardesani non saranno completate ed adeguate.

Come si vede, all’imminente pericolo viene contrapposto un progetto faraonico (oltre 220 milioni, di cui 98

milioni per la sponda veronese) che rischia di paralizzare la strada Gardesana per anni (con enormi disagi per l’economia turistica e per i residenti) e tuttavia, nel breve termine, sembra non offrire alcuna soluzione.

Il progetto viene inoltre approvato con una serie di prescrizioni che appaiono sostanziali:

– assenza di una valutazione di portata (quanti reflui trasporta l’attuale collettore?)

– assenza di analisi costi benefici e dell’impatto ambientale (i benefici attesi sono giustificati dall’opera?)

– assenza di indicazioni circa le ricadute tariffarie e gestionali dell’opera (di quanto aumenteranno le bollette del servizio idrico?)

Il M5S propone di investire questa enorme quantità di fondi (qualora venissero stanziati) nella separazione a livello locale delle reti fognarie dalle acque piovane, nella definitiva eliminazione delle condotte sublacuali e nella realizzazione di tratti di collettamento brevi con depuratori localizzati ogni 40-50.000 abitanti (soluzione adottata in Germania sul Lago di Costanza), come ad esempio il depuratore di Limone e Tremosine (costato 6,8 milioni di Euro, funziona in modo eccellente).

A queste misure si dovrebbe accompagnare un freno allo proliferante espansione urbanistica e cementificazione dei comuni gardesani, oltre che ad un deciso contrasto agli scarichi abusivi nel lago, ancora purtroppo diffusi. Il M5S chiederà pertanto a tutte le autorità competenti di rivedere il progetto considerando le alternative più moderne, economiche, rapide ed efficaci – possibilmente coinvolgendo nelle scelte tutte le categorie economiche e sociali oltre che le popolazioni interessate.

Info: www.lagodigarda5stelle.it

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