Una ciclabile accessibile a tutti
LIMONE – I disabili della cooperativa sociale Nikolajewka sulla pista ciclabile a sbalzo di Limone. Un momento di inclusione, ma anche una sorta di “prova” dell’accessibilità della pista da parte dell’utenza con mobilità ridotta.
Una seconda inaugurazione, con tanto di taglio del nastro, autorità e applausi. Una cerimonia tutta per loro, organizzata appositamente per i disabili della cooperativa sociale Nikolajewka, che martedì scorso, 24 luglio, hanno testato la nuova ciclabile di Limone sul Garda con cinque diverse tipologie di dispositivi utilizzati da persone con mobilità ridotta: una carrozzina autopropulsa, una carrozzina tradizionale spinta da un operatore, una handbike, una carrozzina elettrica e una carrozzina sportiva.
«Quando abbiamo letto dell’inaugurazione e abbiamo visto le foto della nuova pista a sbalzo sul lago – spiega Massimiliano Malè, direttore dei Servizi della cooperativa Nikolajewka e ciclista appassionato – abbiamo immediatamente pensato che fosse del tutto adatta a noi e in linea con la nostra filosofia di assistenza, che oltre alle prestazioni socio-sanitarie prevede una serie di attività, come la pratica sportiva, tese a migliorare la qualità della vita dei nostri ospiti, per far si che stiano bene e, se possibile, che vivano gioiosamente».
Impensabile, per questioni logistiche, la presenza degli ospiti e degli operatori della cooperativa nel giorno dell’inaugurazione ufficiale. Così martedì, con la complicità del consigliere regionale Claudia Carzeri e la piena disponibilità dell’Amministrazione comunale di Limone, c’è stato un secondo taglio del nastro, addirittura più emozionate del primo.
A Capo Reamol, dove la pista si protende a sbalzo verso la distesa blu del Garda, per l’occasione c’erano anche il direttore generale della Cooperativa Nikolajewka Giuliano Sormani, la responsabile della residenza sanitaria Donata Montagnoli, il presidente della Fondazione Nikolajewka Massimo Cortesi e il vicesindaco di Limone Angelo Colle, gli ultimi due col cappello alpino in testa.
«Cerchiamo di evitare l’esclusione sociale – spiega Cortesi -. È l’obiettivo che perseguiamo con questa e mille altre iniziative, dai pranzi con gli alpini alle serate a teatro».
E la mattinata sulla ciclabile è stata davvero inclusiva, con i disabili che hanno pedalato a fianco dei numerosi ciclisti presenti sulla ciclopedonale, tra sorrisi e saluti, tutti a spingere su pedali e ruote in allegria, baciati dallo stesso sole e incantati davanti allo stesso panorama, chi su una super bici da Giro d’Italia e chi in carrozzina, chi sull’ultimo modello di e-bike, chi sulla handbike e chi sospinto dai runner dell’associazione Feel Sport, il progetto che permette a persone diversamente abili di vedere annullate le proprie difficoltà, partecipando, con l’aiuto di atleti spingitori, a gare podistiche e ad eventi che ne favoriscono l’inserimento sociale.
Come, appunto, è successo a Limone e come succede in tanti eventi podistici bresciani. «Puntiamo ad elevare le prestazioni sportive dei nostri ospiti – aggiunge Malè – perché sappiamo che questo produce grandi benefici, a livello fisico ovviamente, ma anche psicologico».
È stata insomma una bella mattina di sport, solidarietà ed inclusione sociale, con la ciclabile più bella del mondo promossa a pieni voti anche dal punto di vista dell’accessibilità da parte dell’utenza con mobilità ridotta.
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