La fuga infinita dell’orso “Papillon”: si è sfilato il radiocollare

TRENTINO - La Provincia autonoma di Trento fa sapere che l'orso M49, fuggito per ben due volte dal recinto di Casteller, si è sfilato il collare che consentiva di geolocalizzarlo. E' stato ritrovato integro a terra.

«L’orso M49, fin dalla sua fuga dal recinto del Casteller – si legge in una nota della Provincia di Trento -, è sempre stato monitorato attraverso il collare, dotato di sistema di geolocalizzazione. A partire dal 16 agosto l’orso si era spostato in zona Passo 5 croci – Val Cion, dove le trasmissioni gsm del collare risentono pesantemente della scarsa copertura telefonica.

Il 19 agosto, alle ore 14, il collare ha inviato parecchie posizioni, anche del giorno precedente, confermando la posizione a monte di Malga Val Ciotto.

In assenza di ulteriori comunicazioni, nella mattinata di venerdì 21 agosto è stata effettuata una verifica tramite radio vhf: il collare emetteva segnale di mortalità e quindi è stata eseguita una ricerca sul posto fino al rinvenimento dello stesso, integro, a terra.

Il monitoraggio proseguirà basandosi esclusivamente sull’analisi degli indici di presenza».

L’orso M49 (foto diffusa dalla Provincia Autonoma di Trento).

L’orso M49, ribattezzato “Papillon” dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, era fuggito a fine luglio (ne avevamo scritto qui) dal recinto protetto del Centro del Casteller, dove si trovava dalle prime ore del 29 aprile scorso, dopo che il 28 era stato catturato in ottemperanza a specifica ordinanza emessa a seguito delle ripetute incursioni dell’animale in baite e altri manufatti.

L’orso, considerato problematico, era stato catturato la prima volta dai forestali trentini il 14 luglio 2019 in Val Rendena e rinchiuso nell’area faunistica dedicata del Casteller a Trento Sud.

Da qui era fuggito scavalcando la recinzione elettrificata con cavi a 7.000 volt (ne avevamo scritto qui).

Dopo aver girovagato tra Trentino e Alto Adige, M49 era entrato in letargo. Fino al risveglio primaverile e al suo ritorno nelle aree dove orbitava, tra la val RendenaGiudicarie Chiese.

L’orso M49 sulla neve, al risveglio del letargo.

 

Nel suo girovagare M49 era riuscito addirittura ad attraversare il fiume Adige e l’autostrada A22 del Brennero. Si è poi diretto verso il lago di Garda, dove è stato avvistato in zona Cassone di Malcesine, in provincia di Verona (ne avevamo scritto qui). Nei giorni scorsi è stato visto anche a Nago (qui il video).

Lo scorso 28 aprile l’orso era stato ripreso (ne avevamo scritto qui). Il recinto del Casteller era stato potenziato e l’animale sterilizzato.

Per “Papillon” si prospettava una prigionia senza fine. Ma la voglia di libertà ha vinto ancora.

M49, l’orso era stato catturato il 28 aprile.

 

«L’orso – aveva fatto sapere in una nota la Provincia Autonoma di Trento, che M49 non si stanca di mettere in imbarazzo – nel corso della notte è riuscito a superare la barriera elettrica e, raggiunta l’ultima recinzione, ha divelto la rete elettrosaldata piegando l’inferriata dello spessore di 12 millimetri fino a ricavarne un’apertura sufficiente per scivolare all’esterno. Ad accorgersi dell’accaduto è stato il personale di guardia del recinto che, nonostante il fatto sia accaduto al di fuori del campo coperto dalle telecamere, ha notato come il segnale del radiocollare ad un certo punto partiva dall’esterno del recinto. Sono state immediatamente disposte le procedure per ricostruire i movimenti dell’animale e per localizzarlo. Al momento risulta fermo in un’area della Marzola che i forestali stanno presidiando».

 

 

I commenti sono chiusi.