Per Palazzo Bulgheroni l’ipotesi di trasformazione in hotel 5 stelle lusso

TOSCOLANO MADERNO - Si prospetta un futuro da struttura ricettiva di categoria superiore, forse addirittura un hotel 5 stelle lusso, per lo storico palazzo Bulgheroni.

Tutti conoscono questo complesso immobiliare di grande valore storico e architettonico, nel cuore del borgo di Maderno, addossato alla collina con antiche limonaie, da molti anni in disuso e caratterizzato da preoccupanti fenomeni di degrado.

La signora Andrea Hawkins-Rezepa, nuova proprietaria dell’immobile (scrivemmo qui del passaggio di mano), ha da subito individuato alcuni interventi in emergenza da effettuare, quali il restauro del cornicione ligneo e la sistemazione della copertura, al fine di salvaguardare l’integrità di tali elementi, ma con essi, di tutta la costruzione. Per tale motivo i relativi lavori, in accordo con il Comune di Toscolano Maderno e con la Soprintendenza, sono in avvio proprio in questi giorni.

Lavori di restauro a Palazzo Bulgheroni.

 

«La proprietà tuttavia – fa sapere il Comune tramite una nota – non intende fermarsi alla salvaguardia, e con pieno appoggio e collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Toscolano Maderno, sta facendo predisporre un progetto di utilizzo di questo importante immobile che possa ospitare un’attività ricettiva di altissimo livello qualitativo, e si ipotizza addirittura un Hotel 5 stelle lusso».

A tal proposito l’Assessore all’Urbanistica ed Edilizia Privata, Ermanno Benedetti è ottimista: «Se venisse concretizzata, al di là della più che urgente salvaguardia di un bene prezioso altrimenti destinato presto ad un degrado irreversibile, questa iniziativa aprirebbe una nuova prospettiva di rigenerazione per tutto il borgo storico, con la possibilità di un indotto significativo per qualità e quantità, capace di invertire una tendenza all’abbandono e al degrado. Le possibili ricadute positive di tipo economico e sociale sarebbero cospicue».

L’Amministrazione fa sapere di «aver già messo in campo, ancor prima dell’iniziativa di cui trattasi, quanto di sua competenza, prevedendo un primo lotto per la progressiva sostituzione della pavimentazione in betonelle di cemento per le vie Benamati, Garibaldi e Montana, con altra più consona al valore del borgo stesso».

«Se gli intenti manifestati si confermeranno – conclude l’assessore – la collaborazione con la nuova proprietà sarà più che mai concreta e fattiva, visto che gli obiettivi di sviluppo turistico di qualità, e specie se conseguiti all’interno dei centri storici, rispondono pienamente alle nostre aspettative».

Si ricorda che già nelle precedenti stagioni estive, il cortile di Palazzo Bulgheroni ha potuto ospitare interessanti eventi pubblici musicali, assai graditi da residenti e turisti, e simili occasioni di “apertura” permarranno, per dare occasione a tutti di apprezzare le bellezze e il valore di tale complesso immobiliare, anche nella nuova veste completamente restaurata e rinnovata.

La signora Andrea Hawkins-Rezepa si dice entusiasta dell’iniziativa in via di gestazione, convinta della possibilità di realizzarla, incoraggiata dallo splendore dei luoghi, meritevoli di essere apprezzati anche

dal segmento turistico dei True Luxury Travellers. La collaborazione con l’Amministrazione Comunale, da subito innescata e gradita, sarà condizione necessaria per ottenere il migliore risultato.

 

Palazzo Bulgheroni

Questo palazzo nel Cinquecento faceva parte delle proprietà del convento dei Padri Serviti di San Pietro Martire, con cui il suo parco, con giardini e limonaia, comunicava direttamente.

Nella metà del Seicento fu acquistato dai Gonzaga di Mantova, le cui proprietà furono acquisite nel 1712 dai Lorena.

Venduto ad un commerciante di immobili passo poi al conte Rizzardi di Maderno. Edificio di considerevole eleganza si distingue anche per il magnifico parco ingentilito da una scenografica scalinata. Pregevolissima la decorazione del sottotetto con cornice affrescata da scene mitologiche e putti alati che in origine riempivano anche i medaglioni dei cassettoni lignei del tetto

 

 

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