Piano Tavina: l’operazione riparte

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SALÒ – Cipani lo aveva scritto nel suo programma elettorale: «Adozione ed approvazione del Piano Tavina entro l’anno». E lunedì 14 luglio, nel primo vero Consiglio comunale della nuova Amministrazione, si darà seguito all’impegno preso con gli elettori.

Il Consiglio è convocato alle 19.30 e all’ordine del giorno c’è l’esame e l’adozione dei due Piani attuativi riguardanti la travagliata operazione: «Delocalizzazione dell’attività industriale nel nuovo stabilimento Tavina» e «Riconversione dell’attività industriale esistente con riqualificazione urbanistica del sito».

Contrariamente a quanto accaduto nel 2013, quando per ben due volte, in luglio e in dicembre, il piano non superò l’esame del Consiglio comunale perché venne meno l’esigua maggioranza dall’Amministrazione Botti, questa volta non dovrebbero esserci problemi. L’operazione tanto contestata dalle minoranze e dagli ambientalisti, impostata a suo tempo dal sindaco Cipani, col ritorno di quest’ultimo alla guida della città si rimette in moto.

Il progetto prevede di costruire a Cunettone il nuovo impianto di imbottigliamento, a fianco della strada per Puegnago, e di trasformare in appartamenti e hotel l’attuale fabbrica, situata a Salò, vicino al lago. Si parla di 8 mila mq alberghieri, 330 commerciali e 20.650 mq. residenziali, pari a 250 appartamenti da 80 metri quadri ciascuno, per un totale di 29 mila mq., equivalenti a una volumetria di 87 mila metri cubi. Al Comune, in cambio, opere per sei milioni di euro e oneri di urbanizzazione per tre milioni e 268 mila.

Nel programma di Cipani si legge inoltre: “Il nuovo hotel previsto nell’area Tavina dovrà essere realizzato prioritariamente a tutte le altre edificazioni e dovrà essere prevista la realizzazione al suo interno di una struttura da adibire a centro congressuale e collegata con servizi di natura termale, spa e beauty farm anche per l’utenza esterna”.

 

 

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