Micronido Gulliver, quale futuro?

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SAN FELICE  – La minoranza: «L’Amministrazione del Comune di San Felice del Benaco dimostri di credere in questo servizio essenziale».

Ecco il comunicato diffuso del gruppo consiliare “Idee in Comune“.

A giugno 2014 l’asilo nido comunale Gulliver di San Felice del Benaco, ha rischiato la chiusura. Ci è stato spiegato che la bassa presenza di bambini non permetteva di continuare con questa esperienza educativa. È vero che il numero di bambini era esiguo, ma questo non dipendeva dal calo delle nascite. I dati in nostro possesso sono chiari: i nati, residenti a San Felice, dal 2009 a luglio 2014, sono 151 e di questi almeno 39 potrebbero frequentare il nido.

Verrebbe quindi da chiedersi, ma perché così pochi genitori decidono di iscrivere i propri figli a micronido comunale? Noi riteniamo che ci sia anche una responsabilità politica dell’Amministrazione che ha sempre poco creduto in temi come questo. Ne è la dimostrazione il fatto che l’Amministrazione Rosa, in prima battuta non aveva trovato altra soluzione se non l’eliminazione di questo servizio essenziale.

L’impegno e la tenacia di genitori e insegnanti, e – ci sia concesso – l’interessamento dei consiglieri di minoranza ha di fatto evitato questa nefasta soluzione.

Non eravamo e non siamo comunque soddisfatti della soluzione attuata dal Sindaco Rosa. Ritenevamo insufficiente l’affidamento esterno della gestione del servizio per un solo ulteriore anno (dal 1°settembre 2014 al 31 luglio 2015). Un lasso di tempo a nostro avviso insufficiente per pianificare e attuare un progetto educativo ampio e completo.

Siamo a marzo 2015 e la preoccupazione è grande. La proposta educativa di questo anno corrente è giudicata dai genitori molto interessante e valida, ma potrà proseguire? Il Comune prevede di garantire il servizio nido anche per l’anno prossimo?

Sarebbe sicuramente importante capire se esiste un piano educativo almeno triennale, se sono state messe in campo progetti e strategie per incrementare le iscrizioni ed abbassare anche le rette mensili, ora molto elevate per un nido che si qualifica comunale (tempo pieno circa € 500,00 pasti esclusi).

Riteniamo importante che l’Amministrazione investa in questo servizio. Investimento che si può concretizzare con un contributo economico più consistente da parte dell’amministrazione comunale e con una attività di informazione che miri a pubblicizzare l’asilo e la sua offerta. Due elementi, quelli appena descritti, che devono andare di pari passo perché il tutto funzioni.

Varrebbe poi la pena di aprire una riflessione sulla possibilità di rendere appetibile questo nostro servizio anche alle famiglie non residenti.

Il nostro sindaco Rosa, agli inizi di gennaio, in un articolo comparso sul “Giornale di Brescia” parlava di forti investimenti (un quarto del bilancio), nelle politiche sociali, infanzia, famiglia. E’ giunta l’ora di passare dai proclami ai fatti concreti.

“Idee in Comune” è a disposizione del Sindaco Rosa per poter dare il proprio contributo costruttivo su un tema che riteniamo strategico per la crescita del nostro territorio.

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