Venti di polemica sulla Centomiglia

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LAGO DI GARDA – Regolamenti astrusi e contorti, sempre meno barche iscritte, appassionati e tifosi confusi, malumori, polemiche… Sulla più celebre delle regate gardesane soffiano venti di tempesta.

Farà certo discutere il comunicato stampa diffuso mercoledì 2 settembre da ClanGarda, associazione sportiva che gestisce il maxilibera Clandesteam. Lo riportiamo integralmente.

«Centomiglia 2015, mettiamo un po’ di ordine…
Clandesteam è pronto per la 65a Centomiglia del Garda. Le divise sono ancora umide dopo il tuffo fuori programma del trofeo Gorla, che come l’anno scorso non è stato avaro di commenti e critiche nella totale confusione generata dai nuovi regolamenti.
Alcuni velisti e giornalisti continuano a definire le vicende del Gorla&Centomiglia 2014 come questioni di poco conto, altri quest’anno ipotizzano “eccessi di pensieri complottisti”, altri vedono un eccesso di vittimismo da parte di Clangarda. Tutti lamentano la decadenza delle regate, il sempre minor numero di partecipanti e l’impatto della crisi mondiale… la fine dell’era dei classe libera. A questo punto è meglio essere chiari e più precisi nell’individuazione dei problemi magari andando “controvento” ancora un’ultima volta ma sempre nel rispetto degli avversari che abbiamo trovato al Gorla e che sfideremo alla Centomiglia.

Gorla 2014: Clangarda protesta per la mancata assegnazione del Trofeo Gorla pur avendo fatto il miglior tempo del percorso. La protesta viene respinta, il Trofeo viene assegnato a Grifo che corre in Orc, parte un’ora prima e arriva primo sul traguardo. Le motivazioni della decisione si basano su una lettera della famiglia Gorla che manifesta l’intenzione della stessa famiglia di voler assegnare da sempre il proprio Trofeo all’imbarcazione prima sul traguardo indipendentemente da percorsi o orari di partenza.

Gorla 2015: lo stesso Trofeo viene vinto da Clandesteam secondo sul traguardo dietro al TP 52 North West vincitore della Line of Honours. Che fine hanno fatto la lettera e le indicazioni della famiglia Gorla per l’assegnazione del trofeo al primo sul traguardo indipendentemente da percorsi, orari, classi ecc??? Svanite nel corso del mite inverno gardesano.

Centomiglia 2015: forse pochi sono a conoscenza del fatto che già in inverno Clangarda ha chiesto, per iscritto, al Circolo Vela Gargnano notizie del bando della Centomiglia 2015. A giugno esce il nuovo bando: se intende vincere il Trofeo Bettoni (per l’albo d’oro) Clandesteam deve adeguare larghezza barca, aggiungere il bulbo, rispettare peso bulbo (20% del peso della barca), e rispettare il limite di 1000 kg per l’intero equipaggio (nel 2014 il peso dell’equipaggio di Clandesteam era stato superiore a 1300). Diversamente non rimane che il Line of Honours, senza modifiche per la barca, ma contro i catamarani. Praticamente impossibile da vincere. Clangarda, nel frattempo, si organizza con sponsor ed equipaggio e scrive al Circolo a fine luglio manifestando l’intenzione di adeguarsi ai nuovi parametri per vincere il Trofeo Bettoni modificando scafo ed appendici. Nel frattempo Clangarda mantiene il contatto con gli altri libera stranieri che, non convinti del regolamento e giustamente non disponibili a modificare le barche a caro prezzo, in parte rinunciano alla regata ed in parte rimangono in stand by.

Clangarda inizia le modifiche della barca a fine luglio/inizio agosto, allunga lo scafo, aggiunge il bulbo, seleziona l’equipaggio più leggero e rinuncia, per mancanza di budget, a rinnovare vele e ad investire parte del budget in modifiche rivoluzionarie rimaste purtroppo…nel cassetto.

La sorpresa arriva il 17 agosto quando il Circolo Vela Gargnano, emette un comunicato che, in sintesi, in evidente violazione dell’art. 89.2° Regolamento Regata (che prevede che il bando possa essere modificato a condizione che ne venga data tempestiva notizia) dopo le lettere di un mese prima dei partecipanti, mai riscontrate, e dopo le prime preiscrizioni, divide la Line of honours in due trofei, uno per monoscafi e uno per catamarani. A quel punto il TP 52 e l’unico libera straniero, Raffica, decidono di correre in Open al massimo delle loro prestazioni e senza la minima modifica della barca non dovendo più competere con i catamarani. Clandesteam, ormai in piazza a lavori ultimati, rimane spiazzata con la possibilità di correre penalizzato per gli altri Trofei ben sapendo di aver perso nelle prestazioni rispetto ai rivali di sempre. In ultimo compaiono certificati Orc che permettono a cabinati veloci e a libera “camuffati” di approfittare del regolamento, partire mezzora prima ed evitare il giro in più previsto per Open e Classe 0 per ambire al Trofeo Bettoni inseguito anche da Clandesteam

Alla Cento ci sarà da scommettere sul caos generato!

Questa la sintesi degli eventi. Il vittimismo, i pensieri complottisti forse non sono ….così ingiustificati. Nel frattempo è ora di pensare alla Centomiglia 2015, per anni laboratorio di ricerca per barche sempre più veloci ed estreme, che il mondo ci invidiava (basti vedere su internet il numero di visite della nostra scuffia a Torbole), e ora destinata a numeri sempre minori di partecipanti inseguendo una mai compresa teoria dell’”inseguimento” che confonde appassionati ed addetti ai lavori. Buon vento a tutti»

La foto sopra è tratta dalla pagina Facebook di Clandesteam.

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