Gardesana: di male in peggio

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ALTO GARDA – Ennesima lettera di protesta ad Anas del sindaco di Tignale: «Situazione esasperante. Inascoltati da Anas e dalle istituzioni. Sull’Alto Garda viabilità da terzo mondo».

Ancora una volta è il battagliero sindaco di Tignale, Franco Negri, a farsi portavoce dell’esasperazione del territorio e ad alzare la voce con Anas, cui ha indirizzato l’ennesima lettera di protesta, inviata per conoscenza anche Prefettura, Regione, Provincia e Comunità Montana.

«Dopo aver assistito – scrive Negri – ad una settimana esasperante dal punto di vista della viabilità sulla 45 bis, soprattutto per il famigerato semaforo intelligente nelle gallerie tra Tignale e Gargnano, sono nuovamente a far notare quanto poco rispetto ci sia nei confronti di chi vive il territorio, residenti e turisti».

Negri, ricordando le code generate dal semaforo durante la settimana di Pasqua (con gravissimo danno all’immagine turistica del territorio), torna a sollevare il problema del malfunzionamento dell’impianto: «Non voglio strumentalizzare l’incidente di sabato 26 marzo (leggi qui, ndr), che determinato la paralisi del traffico lungo la 45 bis per quasi 2 ore per gli autoveicoli e per mezza giornata per gli autobus, i camper e i mezzi pesanti, in quanto non sono a conoscenza della dinamica dei fatti, ma credo sia comunque una dimostrazione di quanto tale strada sia da ritenersi inadeguata al transito dal XXI secolo.

Oggi (il 30 marzo, ndr) c’è stata l’ennesima conferma del malfunzionamento dell’impianto: il bus di linea di ritorno da Gargnano è rimasto in sosta 10 minuti e più volte ci è stato comunicato che il semaforo risulta essere rosso anche quando in galleria non transitano, nei senso di marcia opposti, veicoli “fuori sagoma”. Succede sovente, con semaforo giallo lampeggiante, che due bus che procedono in direzione opposta impegnino il tunnel contemporaneamente, determinando ingorghi».

Insomma il semaforo intelligente che dovrebbe impedire il transito contemporaneo di mezzi pesanti sulle opposte corsie non funziona proprio. «Non è una novità – commenta Negri – come non è una novità il disinteresse di Anas e di tutte le istituzioni interpellate in questi anni. L’Alto Garda conta 1,8 milioni di presenze turistiche annue, di cui 280mila nel solo comune di Tignale, nonostante la crisi e la viabilità da terzo mondo. Vorrei che si comprendesse quanto difficile è investire nel turismo quando il requisito minimo, ma determinante, la viabilità appunto, si pone come deterrente ad uno sviluppo futuro».

Qualcuno risponderà? Qualcuno si degnerà di far sapere al sindaco di Tignale cosa si sta facendo per evitare il tracollo dell’economia turistica di questa zona a causa di una viabilità totalmente inadeguata?

Code sulla Gardesana, una situazione sempre più frequente.
Code sulla Gardesana, una situazione sempre più frequente.
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