Decreto Salvamare esteso alle acque dolci

LAGO DI GARDA E ACQUE INTERNE - L’ampliamento della Legge Salvamare anche a laghi, fiumi e lagune è arrivato grazie al deciso contributo della deputata veronese della Lega Vania Valbusa.

Una vittoria della Lega ma soprattutto un disegno di legge che ha ricadute pratiche sulla tutela del territorio, ricco di fiumi, importanti anche per la pesca come il Mincio, caratterizzato dalla fragilità della laguna veneziana e meta di milioni di turisti all’anno con il Lago di Garda.

“L’ampliamento della Legge Salvamare è un’azione concreta per promuovere il controllo e la pulizia delle acque dolci nazionali che ben si allinea con le finalità dell’appena sottoscritto “Contratto di Lagodichiara Vania Valbusa, deputata veronese della Lega “Sarà un utile strumento per i 24 primi cittadini impegnati nel dare una nuova gestione al Garda, condivisa e sensibile ai rischi ambientali.”

Vania Valbusa | Deputata veronese Lega Nord
Vania Valbusa | Deputata veronese Lega Nord

L’ampliamento della Legge Salvamare anche a laghi, fiumi e lagune prevede finalmente che, anche nelle acque interne, i pescatori possano portare a terra plastica e oggetti accidentalmente finiti nelle loro reti, senza essere accusati del reato di trasporto illecito di rifiuti o essere considerati produttori di rifiuti per i quali dovrebbero, anche, pagare lo smaltimento. Costi di gestione (raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento) che, invece, verranno “spalmati” sull’intera collettività nazionale: la ARERA determinerà e farà comunicare, ai singoli Comuni, l’ammontare della specifica componente da aggiungere alla TARI o alla tariffa puntuale in funzione della quantità di rifiuti ripescati, anche in virtù delle iniziative, ad esempio di pulizia dei fondali, promosse dalle amministrazioni.

Il voto all’unanimità da parte della Commissione Ambiente della Camera è arrivato proprio grazie al deciso contributo della deputata veronese della Lega Vania Valbusa che aggiunge “Abbiamo portato a casa un ottimo risultato: la proposta della Lega di estensione del provvedimento anche ai rifiuti raccolti nelle acque dolci è stata accolta con voto unanime. Per la prima volta si è parlato di dispersione delle plastiche in mare facendo riferimento alla provenienza da fiumi e laghi. Esprimo perciò soddisfazione per un disegno di legge rilevante, che ha l’obiettivo di salvaguardare le nostre acque dall’abbandono dei rifiuti e in particolare della plastica”.
Un atto di buonsenso che mira a combattere i comportamenti sbagliati con degli alleati eccezionali – i pescatori – che vivono il problema dell’inquinamento delle acque più di tutti noi, raccogliendo spesso altrettanta plastica rispetto al pescato.

Presentato in questi giorni dall’Onorevole Valbusa anche un emendamento con lo scopo di tutelare la flora e la fauna autoctone delle acque interne, contrastando la diffusione di specie alloctone invasive e di fioriture algali tossiche “Facendo obbligo ai possessori di imbarcazioni di essere muniti di un documento che dimostri la pulizia della carena prima del varo nelle acque interne italiane” conclude Vania Valbusa. Un provvedimento inserito anche nel neo siglato “Contratto di Lago” e reso urgente dai rilevamenti, effettuati nel 2017, che hanno trovato la presenza di oltre 40 specie alloctone, nel Lago di Garda, arrivate da chissà dove, attaccate alle barche, e che ne stanno contaminando il già delicato ecosistema. Emendamento di cui tanto ha bisogno il territorio, che però è stato bocciato sia in Commissione che in Aula ma sul quale verrà presentata una proposta di Legge.

 

I commenti sono chiusi.