Legambiente: continuare ad utilizzare il depuratore di Peschiera

LAGO DI GARDA - Legambiente Lombardia e i Circoli Legambiente della Provincia di Brescia tornano ad intervenire sulla questione della depurazione dei reflui fognari della sponda bresciana del Lago di Garda.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Legambiente:

«L’associazione accoglie con soddisfazione la presentazione da parte di Acque Bresciane del progetto di monitoraggio degli scarichi fognari di acque nere, bianche e meteoriche nei paesi del Garda (na abbiamo scritto qui, ndr), ricordando che fin dal primo momento ha posto come prioritaria la necessità di risolvere la commistione delle acque nere con le altre.

La conoscenza delle qualità e della quantità dei reflui da avviare a depurazione non può essere scollegata dalla progettazione degli impianti di depurazione e dall’adeguamento dei collettori. Consideriamo con favore anche gli interventi sulle reti fognarie, iniziati in questo periodo in alcune zone, intervenendo per la separazione delle acque bianche e nere, per l’eliminazione di scarichi a lago e per altri interventi a tutela delle acque lacuali.

Riteniamo fondamentale ricordare quanto sia importante, per garantire una qualità d’acqua ottimale, la soluzione complessiva delle situazioni che causano l’immissione diretta nel Lago di acque inquinate, incluse quelle degli sfioratori del depuratore” dichiarano i Circoli della Provincia di Brescia.

Legambiente ribadisce che ogni bacino idrologico-imbrifero deve provvedere alla depurazione dei propri reflui fognari. Tale principio è ora riconosciuto anche dalla “Mozione Sarnico”, approvata dal Consiglio Provinciale di Brescia il 30/11/2020, nel punto nel quale enuncia che “gli impianti consortili di depurazione siano localizzati nelle aree territoriali dei Comuni afferenti all’impianto stesso.”.

Legambiente ritiene che anche i reflui depurati, oltre che gli impianti, debbano confluire nello stesso bacino, e quindi, per quanto riguarda il Garda, essere immessi nel Mincio, senza coinvolgere l’attiguo bacino del fiume Chiese. Qualora, sulla base anche della “Mozione Sarnico”, eventuali impianti di depurazione venissero realizzati in Provincia di Brescia, risulterebbe indispensabile la conduttura delle acque al Mincio con sbocco eventuale sulla riva destra del fiume.

Per la tutela del fiume, delle sue acque e dei laghi che esso forma a Mantova, si reputa necessario anche il ricorso a sistemi di fitodepurazione per il trattamento terziario dei reflui precedentemente depurati, in modo da migliorarne ulteriormente le caratteristiche qualitative.

“Chiediamo di risolvere in modo rapido e tecnicamente valido i problemi relativi alla sicurezza delle condotte sub-lacuali in esercizio, provvedendo alla manutenzione del collettore esistente e affrontando i punti più critici come quello delle tubazioni dove queste possano in qualsiasi modo presentare un rischio all’integrità delle acque del Lago.

Proponiamo di continuare ad utilizzare il solo impianto di depurazione di Peschiera del Garda, sia per le acque reflue veronesi che per quelle bresciane, potenziandolo utilizzando le più moderne tecnologie in modo da garantire la buona qualità delle acque del Mincio, risolvendo anche le criticità già esistenti”.

 

 

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