Domenica apre la Batteria di mezzo

RIVA DEL GARDA - Domenica 23 luglio riapre ai visitatori il forte Batteria di mezzo sul monte Brione: dalle 10 alle 16 si potranno visitare i suoi ampi spazi e scoprire la sua storia.

L’apertura è possibile grazie alla collaborazione del Gruppo alpini di Sant’Alessandro; l’ingresso è libero.

Come si arriva

Da porto San Nicolò (65 metri slm) a Riva del Garda (in viale Rovereto n°140) parte il Sentiero della pace, che costeggia il crinale del monte Brione. Salendo a piedi, dopo circa 15 minuti si arriva al forte Garda (185 metri slm). Con una camminata di circa 30 minuti si raggiunge la Batteria di mezzo (360 metri). I forti non sono raggiungibili in automobile, trovandosi in un’area sottoposta a tutela ambientale.

 

La Batteria di mezzo

Situata sul Sentiero della pace del monte Brione nei pressi delle antenne, fu costruita fra il 1898 e il 1900. Forte di montagna (Gebirgsforts, terza generazione), è una fortificazione sui dossi perché le tagliate non erano più sufficienti al controllo del territorio. Una parte è in pietre squadrate, tra le quali alcuni grossi graniti, mentre la copertura è in calcestruzzo. Poteva ospitare tra 100 e 150 uomini.

Nel 1915 è stata dotata di una lunga galleria molto capiente che portava a osservatori sulla parete strapiombante del Brione. La Batteria di mezzo serviva a controllare la zona di Nago e della foce del fiume Sarca.

 

La linea fortificatoria dell’Alto Garda

Le opere fortificatorie nel settore di Riva del Garda comprendono la Tagliata del Ponale, il forte Bellavista, la Batteria sulla spiaggia, il forte San Nicolò, il forte Garda, la Batteria di mezzo, il forte Sant’Alessandro, due batterie mortai sul Brione, il forte Tombio e i due forti di Nago.

Da parte italiana lungo il confine non viene contrapposta alcuna opera permanente di carattere fortificatorio, essendo il fronte piuttosto avanzato rispetto alle posizioni di partenza e ritenendosi sufficiente per far pressione contro la linea austriaca il dominio diretto del monte Baldo e il sostegno di due grossi cannoni da marina installati a Malcesine e a Limone.

Lo sbarramento dei forti altogardesani austriaci viene a incernierarsi su un fronte abbastanza composito che dal Doss della Torta-Gavardina scende alla Rocchetta e quindi attraversa la pianura del Basso Sarca e si inerpica sullo Stivo e sul Creino, comprendendo anche il caposaldo di Malga Zures, nel settore del Baldo, importante sbarramento all’avanzata delle truppe italiane provenienti dalla cima dell’Altissimo, da Doss Casina e da Doss Alto.

► https://www.museoaltogarda.it

Forte Garda: la batteria di mezzo.

 

 

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