Ospedale di Malcesine: strategie di chiusura?

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MALCESINE – Le sorti dell’ospedale di Malcesine, un presidio sanitario estremamente importante in ambito turistico per il bacino del medio-alto lago, preoccupano Federalberghi Garda Veneto.

Già un anno fa Federalberghi, insieme a Confcommercio Verona, si era mobilitata per evitare la chiusura del suo Punto di primo Intervento e la riduzione dei posti letto. Ora l’associazione di categoria torna sulla questione ospedale, esprimendo preoccupazione per il futuro del presidio.

“Gli interventi fatti presso la Quinta Commissione Regionale – si legge nel comunicato diffuso da Federalberghi – avevano portato a risultati lusinghieri con il mantenimento del centro disabili e il potenziamento del servizio di Primo Intervento prevedendo la presenza, durante il periodo estivo, di due medici che avrebbero dovuto consentire di affrontare le emergenze a garanzia della sicurezza di milioni di ospiti. L’utilizzo del condizionale è d’obbligo in quanto nella realtà dei fatti, il bilancio che si può fare, all’avviarsi del termine della stagione turistica, non è confortante come spiega il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Corrado Bertoncelli”.

“Purtroppo, la testimonianza diretta dei nostri ospiti – dice Corrado Bertoncelli – non certifica una copertura sanitaria adeguata della zona del medio e alto Lago di Garda. Molto spesso i turisti che chiamano il 118 per infortuni, anche di modeste entità, invece di essere trattati nel vicino Ospedale di Malcesine, perfettamente attrezzato per apportare le cure necessarie, vengono dirottati all’Ospedale di Bussolengo che dista circa 50 chilometri. Molti i turisti che si sono lamentati di questa situazione e in alcuni casi si sono persino rifiutati di farsi trasportare in un centro sanitario così lontano dal loro alloggio, anche per il disagio che un eventuale ricovero avrebbe arrecato ai familiari”.  

Da non sottovalutare che durante la stagione turistica, quando la percorribilità delle strade è molto rallentata, si potrebbero impiegare anche due ore per coprire la distanza. Se vogliamo aggiungere che la popolazione, non solo in queste zone, sta invecchiando e che l’alto lago è sempre più riconosciuto come zona privilegiata per la pratica di sport alcuni estremi come vela, wind surf, kite surf, bike, free climbing,  solo per citarne alcuni, come Presidente di Federalberghi Garda Veneto ma anche come cittadino ritengo inaccettabile che un territorio così vasto sia così poco tutelato dal punto di vista sanitario. Soprattutto mi chiedo perché essendoci le potenzialità, queste non vengano utilizzate. Perché una struttura sanitaria come quella di Malcesine viene volutamente bypassata dal servizio del 118? Il timore di noi albergatori è che a fine stagione, tempo di bilanci, la Regione vista la scarsa utenza transitata dal Pronto Intervento di Malcesine opti per la sua chiusura con grandissimo danno per la popolazione e per il turismo che potrebbe, a ragione, scegliere località con maggiori e soprattutto più comode coperture sanitarie.

Federalberghi vorrebbe delle risposte a queste domante, le vogliono i turisti per la loro sicurezza e lo vuole l’intero sistema turistico del medio-alto lago.

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